mercoledì 25 febbraio 2015

#13: l'amo, non l'amo, l'amo...

Caro Diario,
  ho una confessione da farti.
  Mi sono disamorata di casa mia. Alcuni giorni, addirittura, penso di odiarla.
  Cosa mi sta succedendo? Non so, ma qualcosa di sicuro accade due anni fa, inizia per i e finisce per ncidente.
  Lo sai, per lei è stato amore a prima vista: appena la vedo, la voglio. Non m'importa dei grandi lavori di ristrutturazione, non m'importa della lontananza dal lago e dai treni per Milano, non m'importa che non sia un appartamento in città.
  Mi innamoro di lei, delle sue volte in mattoni rossi, della luce arancione dei tramonti invernali, del balcone sul giardino, del giardino rigoglioso, delle sue entusiasmanti potenzialità.
  Un anno di lavori per entrarci, altri cinque anni per poter chiudere il progetto. Poi l'incidente e un nuovo lavoro: invece di rincasare la sera e sentirmi in vacanza, vi rimango rinchiusa da mane a sera (giorno dopo giorno, mesi dopo mesi): mi sento prigioniera tra i suoi difficili muri di pietra, isolata nel centro di un paese di collina a diversi tornanti dal mio amato lago, dalla libertà dei treni, dalla vivacità del turismo.
  E inizio a odiarla. La trascuro, fatico a portare avanti quei pochi lavori necessari perché non si spenga. Ma ormai ha lo sguardo triste, abbandonato e senza speranza. 
  Mi spiace, ma io continuo a sognare l'appartamento in città, continuo a "tradirla" e non mi do pace coi sensi di colpa.
  Eppure.
  Oggi sboccia nella mia mente un nuovo pensiero: nulla deve essere per forza definitivo nella vita, alcune cose restano e altre cambiano. Probabilmente questa casa sarà solo di passaggio: il nostro incontro serve a lei per tornare a vivere e a noi come rifugio sicuro. Prima d'iniziare nuove avventure.
  Di seguito fiorisce una nuova emozione: la gratitudine per averci accolto in questa fase della nostra vita.
  Prometto, quindi, di volerle bene, prendermene cura e rispettarla; di riempirla di bellezza e colori; di consegnarla, quando arriverà il momento, a una famiglia che saprà amarla per sempre.
 
 
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  (-3; determinazione: stabile; umore: positivo; sorriso del giorno: gratitudine)

lunedì 23 febbraio 2015

Luna

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Caro Diario,
  benvenuto nella nostra rubrica!
  Io e Monila siamo così impazienti di iniziare, che decidiamo di non por tempo in mezzo e di scambiarci subito poesie e disegni. Entrambe curiose di conoscere il lato più intimo dell'altra e di vedere cosa riusciamo a creare assieme: perché disegni e parole nati dal cuore esprimono il mondo profondo nascosto dentro di noi, e quando vengono a galla e s'intrecciano tra di loro... cosa diventano?
  Le invio subito una poesia, scritta sedici anni e tredici giorni fa. Era sera, ero sola: seduta sul letto a guardare nel cielo di Milano. Scrivevo tanto, in quel periodo, provavo forti emozioni ed ero in cerca di me. In fondo, non sono poi molto cambiata...

Due,
divisa in due.
La metà luna bianca
che guarda e osserva
la vita sugli alberi
e gli abissi del mare
con luccichio brillante.
La metà luna buia
che si tuffa nel nero del cielo stellato
e si ricopre di piccoli diamanti blu.
Io rido,
e sono l'una
e l'altra.

  Voglio bene a questa poesia, per me è come un medaglione prezioso da tramandare in futuro. La consegno a Monila e aspetto trepidante.
sorrisoa365giorni-leonardo-poesiaepittura-luna
illustrazione di Monila
   
  Cosa ne pensi, mio caro Diario? Non è meraviglioso?
  Vieni con me da Monila per conoscere più da vicino la "sua" luna!

(-5; determinazione: alta; umore: altissimo; sorriso del giorno: la rubrica Leonardo!)

venerdì 20 febbraio 2015

Leonardo, Monila e io: storia di una rubrica


Caro Diario,
  a volte basta un zic per accendere un'idea e una frase per iniziare una nuova rubrica.

"La pittura è una poesia muta, e la poesia è una pittura cieca", dice Leonardo.
E se noi dessimo voce e sguardo a entrambe?

  Ti racconto come nasce questa nuova rubrica. Seguo il blog di Monila fin dal primo giorno e ogni volta leggo la frase di Leonardo: dice una vera verità, poesia e pittura sono due forme d'arte capaci di esprimere le stesse emozioni ma con modi diversi.
  Eppure...
  Un giorno rileggo la stessa frase e penso: Monila dipinge, io scrivo... e se dessimo voce e sguardo a entrambe?
  
  Anni fa mi era capitato di scrivere una poesia per il quadro di un'amica e la cosa mi era piaciuta: lo sai, mi piacciono le sfide e adoro sperimentare. Ma so di non essere l'unica: anche per questo stimo Monila, sia come artista sia come persona.
  Le sue illustrazioni, poi, sono così vive e piene di gioia (come lei), ricche di particolari che sanno emozionare. Così la chiamo e le dico che ho un'idea che coinvolge entrambe: "Cosa te ne pare?" "Lo voglio fare!"
  Ed eccoci qui.
  Ogni mese una di noi propone all'altra un suo "lavoro" e l'altra lo interpreta: così la pittura e la poesia si completano a vicenda e assieme diamo vita a una rubrica di disegno raccontato e di poesia dipinta.
  Iniziamo settimana prossima: noi siamo entusiaste (e anche un po' emozionate) e tu cosa ne pensi?

(-10; determinazione: tenace; umore: allegro; sorriso del giorno: Leonardo!)

lunedì 16 febbraio 2015

#12: si cambia, di nuovo

Caro Diario,
  ho in testa tanti pensieri a mano alzata per farsi ascoltare.
  Lo sai perché? Impiego sempre un po' troppo a capirlo, ma alla fine ci arrivo: sono cambiata. Di nuovo: piccoli cambiamenti, nemmeno troppo eclatanti - piccole bolle di contentezza che colorano la tranquillità di una vita in bianco e nero.
  Alcune volte il cambiamento strombazza chiassoso e s'adopera con ogni mezzo per imporsi. Per poi durare solo un giro di luna o poco più: e tutto torna come prima - o forse peggio.
  Altre volte il cambiamento s'insinua per caso tra le azioni quotidiane, attratto da un debole richiamo - debole, inconscio, ma tenace. E rimane silenzioso a operare le sue piccole magie: mi trasforma pian piano e realizza vecchi desideri frustrati in tutta tranquillità.
  Ne sono contenta.
  Dal momento che segni le tappe della mia evoluzione da QQ a SQ (Splendida Quarantenne) con uno stile diverso, anche questa volta ti regalo un nuovo vestito: cosa ne dici, mio caro Diario, ti piace?

sorrisoa365giorni-header-sorriso
da così...
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... a così!

(-12; determinazione: buona; umore: colorato; sorriso del giorno: nuova grafica!)

mercoledì 11 febbraio 2015

Un mese di libri (moltiplicato due): dicembre e gennaio tra misteri svelati

Caro Diario,
  non crederai mica che abbia smesso di leggere, vero?
  Leggere è la mia occupazione principale: leggo per diletto, per lavoro, per curiosità, per migliorarmi. Leggo mentre mangio, dormo (è capitato), mentre viaggio, canto e vado a spasso. Quando riesco leggo al bar, con una teiera fumante e una tazza mezza piena sul tavolino, attorno gente che va e viene, e un paio di lacrime o una risata che mi escon spontanee. Una volta riuscivo a leggere anche in pullman e in macchina, ora ho seri problemi.
  Leggo tanto e sempre, con ogni condizione climatica e di luce, ovunque - nonostante la vista inizi a far capricci.
  Così anche gli scorsi due mesi continuo a leggere, senza ordine apparente, secondo l'aire del momento. Inizio con libri gialli, passo attraverso dei manuali, approdo su due romanzi al femminile. Non so mai come inizio, né come finisco. È un viaggio nell'ignoto, seguo l'istinto, il prestito e la polvere sugli scaffali.

sorrisoa365giorni-libri

  Il talismano della Villette di Claude Izner
  Credo sia l'ultimo libro pubblicato in Italia, di sicuro è l'ultimo letto. È faticoso staccarsi dalla vita e dalle peripezie dei protagonisti, dopo averli seguiti per cinque libri. Poi mi sento un po' orfana, con un senso di vuoto che mi segue finché non mi curo con un altro libro - ma deve essere all'altezza e farmi dimenticare i primi, altrimenti non vale!

  Il re della neve e Morte di un marito di Kerry Greenwood
  Credo di aver trovato la cura giusta: questi due gialli sono strepitosi! Cambio secolo e continente: mi ritrovo nella Melbourne degli anni Venti assieme a un'affascinante lady inglese dal caschetto nero e il cervello rapido. Mi piace! Si chiama Phryne Fisher ed è spregiudicata, irrefrenabile, dalle mille e una risorsa, imprevedibile e appassionata: mi cattura fin dalle prime battute. L'autrice è sapiente e oltre a questi primi due, scrive un'intera serie di circa venti romanzi. Purtroppo in Italia ne son pubblicati solo tre (incomprensibile - devo andare a caccia del terzo, Il treno per la campagna), ma è andata in onda la serie televisiva Miss Fisher - Delitti e misteri. Ne avevo intravisto un episodio e, ripensandoci, mi sembra fedele.

C'è un cadavere in biblioteca, Il caso del dolce di Natale e Alla deriva di Agatha Christie
  Così sono rimasta orfana di nuovo. Per fortuna c'è zia Agatha che sa sempre come consolarmi! Continuo a leggere le avventure di Miss Marple - almeno quelle che ho in casa -, poi passo a una raccolta nataliza e infine ritorno su un caso di Poirot: non perdo le speranze di avere tutta la serie di Miss Marple e di seguirne la sua storia e l'evoluzione della vita nella campagna inglese dal primo romanzo all'ultimo. Per esempio, non ricordo in quale Miss Marple decide di ospitare in casa l'intera famiglia della sua nuova (e ultima) cameriera...

  L'italiano di Beppe Severgnini
  Quando leggo un libro di Beppe Severgnini, mi ritrovo a ridere sommessamente sotto le coperte: il suo umorismo è irresistibile, ma rischio di svegliare il marito! Ogni tanto rileggo questo libro per apprezzarne l'ironia, ma soprattutto per rinfrescare il "galateo scrittorio". Lettura utilissima, oltre che spassosa.

  Il magico potere del riordino di Marie Kondo
  Regalato a fine dicembre e terminato nel giro di poche ore. È il libro giapponese del momento, assieme al Kakebo: tutti lo vogliono, tutti ne parlano. Quel che penso del libro l'ho scritto su Paroladordine: trovo interessante l'approccio scintoista al benessere della casa, della persona e della vita in generale, ma difficile applicarlo alla mia situazione di ex QQ in via di riorganizzazione.

  4 ore alla settimana di Timothy Ferriss
  Invece questo libro mi ha letteralmente illuminata: in un periodo in cui cerco risposte diverse alle solite domande, arriva con una soluzione semplice e ragionata su come organizzarsi per vivere la vita qui e adesso, senza rinunce né perdite lungo la strada. Questo sì che può aiutarmi a diventare una SQ! Ne parlo su Paroladordine con grande entusiasmo.

  Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti di Andrea Vitali
  Mai letto nulla di Andrea Vitali prima d'ora. Una piacevole sorpresa! I caratteri dei protagonisti sono come modellati nella creta e poi dipinti a tinte forti. L'uso del dialetto rafforza l'atmosfera e tutta la trama mi tiene col fiato sospeso  - e col sorriso sulle labbra -, ma il finale... be', il finale mi lascia un po' insoddisfatta. Ma questo non mi ferma: leggerò presto altri suoi romanzi.

  I love shopping a Hollywood di Sophie Kinsella
  Becky Bloomwood la odio e la amo. La seguo fin da quando viveva con la sua amica Susan a Londra, mi arrabbio e rido come una matta per le follie che compie, faccio la conoscenza con i suoi genitori e i vicini, l'amica e i suoi cugini, il futuro marito, la rivale che la perseguita negli anni, l'amico stilista, la sorellastra, la suocera e la figlia. Va in giro per il mondo, vive in posti bellissimi, eppure non ha una casa. Ma, soprattutto, mi meraviglio ogni volta che Luke sia sempre innamorato pazzo di lei, anno dopo anno, libro dopo libro. Ogni libro è compiuto in sé - certo seguire la storia dall'inizio è più coinvolgente - tranne questo: la storia s'interrompe sul più bello e la cosa mi dà parecchio fastidio.

venerdì 6 febbraio 2015

#10: una tranquilla giornata da blogger

Caro Diario,
  questa non è una confessione, ma quasi.
  Sono una persona dai molti interessi. Sempre stata, ma per molti anni della mia vita li ignoro e percorro una sola strada. Dico: "Da grande farò l'archeologa" e gioisco quando lo scrivono sulla carta d'identità.
  Ma non è andata come immaginavo: è andata mille volte meglio. I molti interessi s'impadroniscono di me e non sono più solo un'archeologa, sono molto di più: sono tanti sogni realizzati - operatrice museale, guida turistica, insegnante di archeologia e turismo, tester di materassi, collaboratrice di una rivista di arredamento, autrice di libri per le scuole, organizzatrice di spazi... Mi manca scrittrice e poi sono a posto.
  Sono a posto coi vecchi sogni: nel frattempo, infatti, se ne aggiungono altri. Tipo avere un blog, anzi no: tre.
  
  Ebbene, ho tre blog. Non per megalomania o per eccesso di "nullitudine" - giammai! -, piuttosto per necessità. In ognuno di loro, infatti, esprimo una parte di me: la ex QQ alle prese con una vita da riorganizzare in Sorriso a 365 giorni (sì, sei tu, mio caro Diario), l'innamorata di turismo archeologico in Ai quattro venti, la futura PO (Professional Organizer) in Paroladordine. In ognuno di loro seguo gli stessi obiettivi: divertirmi scrivendo e condividere le mie avventure con chi si trova nelle mie stesse situazioni. Amo scrivere, raccontare e trasmettere le mie emozioni. Amo ascoltare gli altri, trarre un insegnamento dalle loro esperienze, confrontarmi con loro.
  
  Tutto molto bello, lirico e ispirato. Ma la realtà è anche fatta di:
  • corse contro il tempo
  • preghiere quotidiane per raddoppiare le ore diurne
  • giramenti di testa per la spremuta di meningi
  • occhi bruciati dal bagliore del computer
  • chiappe molli (e diciamolo, via!)
  • crisi, ansie e moti di ribellione sparsi a macchia d'olio 
  • blocco cerebrale (meglio definito come "sciopero da superamento di ogni limite umano")
  Il problema non è cosa scrivere: ho fin troppe fonti di ispirazione. In pratica tutto ciò che mi capita di vivere durante la giornata: di positivo o di negativo, libri che leggo, piccole avventure impreviste, qualche gita gioiosa, la vita in famiglia, quel fantastico personaggio del Baldo - potrei andare avanti all'infinito, anche da una piccola esperienza spuntano fuori mille idee!
  Il vero problema è il tempo per scrivere, fotografare, rendere piacevole il tutto e farlo conoscere in giro.

sorrisoa365giorni-vitadablogger-shooting

  Poiché ho da poco ricominciato a volermi bene, sono corsa prontamente ai ripari, usando tre strumenti che amo tanto quanto la cioccolata:
  1. un blocco per appuntare le idee quando sono fuori casa: è a forma di audiocassetta e ha le stesse dimensioni, comodo da tenere nella tasca del cappotto o nella borsetta più piccola
  2. un quaderno "da blogger" diviso in tre parti (una per ciascun blog): qui trascrivo i piani editoriali mese per mese, le nuove idee illuminanti, la struttura delle rubriche e il programma di pubblicazione su social network
  3. un'agenda tascabile: utilissima, perché nel calendario mensile trascrivo il piano editoriale di tutti e tre i blog (per avere tutto sott'occhio) e nel diario segno quali post scrivere di volta in volta  
sorrisoa365giorni-vitadablogger-organizzazione

  Così ogni giorno mi sveglio e penso: cosa scrivo oggi di bello? Do un'occhiata all'agenda e già le frasi mi si formano in testa mentre preparo la colazione, sotto la doccia penso alle immagini, a merenda valuto la luce per scattare fotografie decenti (non buone, passeranno secoli). Mentre pranzo decido come organizzare le infromazioni di una scheda turistica, poi rispondo alle email e, finalmente sul divano con l'uncinetto in mano, mi appunto mentalmente di raccontare del nuovo cappellino alla prima occasione. Dopo cena tiro righe sulla lista delle cosa da fare (se non riesco, me ne faccio una ragione) e vado a letto soddisfatta - ultimamente le idee vorticose s'addormentano quiete fino al mattino, lasciandomi riposare.
 
  Il Nuovo Piano D'Attacco, quindi, è: ottimizzare il tempo a disposizione per... avere più tempo! Perché è la vita offline ad alimentare quella online, non viceversa :-)

(-23; determinazione: cocciuta; umore: gioiosamente nevoso; sorriso del giorno: vita da blogger)
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