mercoledì 12 settembre 2018

Piovono consigli (preferirei la pioggia)

Caro Diario,
  vuoi un consiglio? Nemmeno io.
 
  Esistono persone specializzate: mi piacerebbe tanto capire che cosa le spinge a distribuire consigli non richiesti. Non sempre, neh?, ma a volte mi piacerebbe.
  C’è un immenso abisso tra il bisogno di sfogarsi e la richiesta di un consiglio. Di solito il primo è espresso con una frase che termina con grandi punti esclamativi neri, la seconda con una frase che finisce con un punto interrogativo supplicante.
  Se la gente ascoltasse con attenzione, se ne potrebbe anche accorgere.

  Anche perché i consigli dati da costoro non c’entrano nulla con la persona cui sono regalati. Pillole di saggezza (ehm) davvero poco empatiche. Molto compiaciute di se stesse, però.
  Tipo: “Hai un problema? Ti elargisco un consiglio! Anzi, di più: ti elargisco il consiglio che vorrei tanto ricevere se avessi il tuo problema. Perché, di problemi, io non ne ho (leggi: preferisco pensare di non averne), ma di consigli tantissimi”.
  Perché è chiaro, no? Queste persone così sagge, le cui tasche traboccano di consigli fantastici, in realtà di te non sanno nulla – e manco interessa loro approfondire la questione. Non conoscono se stesse, perché mai dovrebbero sforzarsi a conoscere gli altri?

  Allora, mi chiedo e mi domando: se tali persone non sanno chi sono, come vivo, perché ho quel problema (di cui mi stavo solo sfogando e non cercando La Soluzione Madre – a quello ci penso io, che mi conosco abbastanza), come fanno ad azzeccare il consiglio giusto per me?
  Risposta: non ci azzeccano, però danno mostra di molta saggezza. E, si sa, la saggezza nobilita.

P.S. Ogni tanto ci casco, e do consigli. Non mi trovo molto a mio agio, né quando son richiesti (pur mettendomi nei panni altrui, è la mia testa che ragiona), né quando non son richiesti. Ebbene, sì, do consigli non richiesti: capita poche volte, solo se qualcosa m’appassiona o tengo particolarmente a una persona. Poi me ne pento e giuro di non farlo più. Mi vuoi bene lo stesso?

sorrisoa365giorni-consigli

mercoledì 5 settembre 2018

Benvenuto, settembre

Caro Diario,
  è tornato settembre.

  Benvenuta, pelle d’oca sulle braccia.
  Benvenute, finestre accostate.
  Benvenuta, luce negli occhi.
  Benvenute, ombre lunghe.
  Benvenuta, aria fresca fredda.
  Benvenute, scarpe chiuse.
  Benvenuta, alba stanca.
  Benvenuto, tramonto precoce.
  Benvenuto, silenzio.
  Benvenuto, campeggio vuoto.
  Benvenuto, profumo di foglie.
  Benvenute, vele sul lago.
  Benvenuta, sirena della fabbrica.
  Benvenute, vacanze.

  È da tre mesi che t’aspetto, settembre. Sei l’estate più bella, più dolce, più attiva. Sei la mia salvezza, l’unica sicurezza, fonte di ogni bellezza.

  Arrivi tu e torno viva: spengo il ventilatore, mi alzo dalla poltrona, tolgo la borsa del ghiaccio dalla testa, smetto d’invidiare le cosce di pollo in frigorifero, ed esco nel mondo!

sorrisoa365giorni-colpi-di-calore

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