tag:blogger.com,1999:blog-31195940566775628062024-03-06T02:00:25.127+01:00sorriso a 365 giorniAlessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.comBlogger453125tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-49706261068503715862020-07-01T07:00:00.000+02:002020-07-01T07:01:23.657+02:00Sapone liquidoCaro Diario,<br />
<br />
ho liquidato una saponetta.<br />
<br />
Amo le saponette, se sono profumate e naturali ancor di più. Mi piace scartarle e annusarle, mi piace sentire – lavaggio dopo lavaggio – perdere la loro forma originale, arrotondarsi e assottigliarsi come ostie oblunghe.<br />
Le uso finché delle ostie non rimane che qualche bolla di schiuma. Poi passo a un'altra.<br />
<br />
Ma quando un esperimento chiama, non c'è piacere che tenga: ho cambiato stato alla saponetta di latte di giumenta, da solida è diventata liquida. Più che altro assomiglia a uno <i>slimer</i> bianco, direi.<br />
Il procedimento è facile: acqua sei volte il peso della saponetta, la saponetta, una grattugia <i>à la julienne</i>, una pentola adeguata, l'imbuto, contenitori vari.<br />
<br />
<ol>
<li>Grattugio la saponetta in un piatto.<br /><i>È stato più facile di quanto immaginassi: credevo che il sapone opponesse resistenza, invece era docile – o forse rassegnato?</i></li>
<li>Sciolgo le scaglie di sapone nella pentola con 100 gr di acqua e mescolo.</li>
<li>Alle prime bollicine, aggiungo altra acqua e mescolo [e ripeto finché diventa liquido].</li>
<li>Quando rimane solo un liquido trasparente con una schiumetta in superficie, immergo il frullatore, frullo e magicamente si monta come le chiare d'uovo!<br /><i>Sorpresona.</i></li>
<li>Con l'imbuto riempio di sapone liquido i contenitori a stantuffo e verso quel che rimane nel barattolo di vetro.<br /><i>Soddisfazione a livelli eccelsi.</i></li>
</ol>
<div>
Pi-aaa-ceee. La prossima volta, però, aggiungo più acqua...</div>
<br />
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Gx7px8S03F8/XvtRMvq0EjI/AAAAAAAAjV0/iQBobAxnQGUUwlolYvkzpi_J2q53lG5TwCLcBGAsYHQ/s1600/Sorrisoa365giorni-%2Bsapone%2Bliquido.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni-come-liquidare-una-saponetta" border="0" data-original-height="688" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-Gx7px8S03F8/XvtRMvq0EjI/AAAAAAAAjV0/iQBobAxnQGUUwlolYvkzpi_J2q53lG5TwCLcBGAsYHQ/s1600/Sorrisoa365giorni-%2Bsapone%2Bliquido.png" title="sorrisoa365giorni-sapone-liquido-da-saponetta" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-30769537468571274902020-05-27T06:00:00.001+02:002020-05-27T06:00:07.647+02:00Piovono pancakeCaro Diario,<br />
se proprio deve piovere di domenica, che siano pancake.<br />
<br />
Di solito è il marito a prepararli e il marito è decisamente più bravo di me a cucinare. Ma in queste domeniche dorme fin che può e si alza dopo di me e io ho voglia di pancake. Sicché imparo a farli.<br />
<br />
La ricetta è nel quaderno, in cucina; la pagina ha un'orecchia in alto a destra ed è macchiata d'uovo e di burro. Prendo gli ingredienti, li appoggio sul piano della cucina e seguo le istruzioni. Separo i tuorli dagli albumi – che sensazione sgradevole! –, monto i bianchi a neve ed è una scoperta fantastica: le uova sono magiche, si trasformano in mille modi diversi pur rimanendo uova.<br />
<br />
Quando la spuma bianca è pronta, la incorporo nell'impasto, con lentezza, osservando, in attesa. Ne esce qualcosa di meravigliosamente gonfio e pastoso e soffice. A fuoco basso, il burro si fonde dolcemente nei pentolini e la casa si riempie di glorioso profumo dorato.<br />
<br />
Una cucchiaiata in un pentolino, un'altra cucchiaiata nell'altro pentolino. Premo un po' con la paletta, si formano delle graziose grinze, come collane di Venere preziose.<br />
<br />
Le giro, un po' d'impasto si attacca al bordo del pentolino, e aspetto. Sono pronti!<br />
<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-l5CNcTmq81I/XrrId8FFW0I/AAAAAAAAjRo/PpTRbhnC7kszRxlnF5d1Wq6cZyGac7PjQCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2B%2B%25283%2529.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giornipancake a colazione" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-l5CNcTmq81I/XrrId8FFW0I/AAAAAAAAjRo/PpTRbhnC7kszRxlnF5d1Wq6cZyGac7PjQCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2B%2B%25283%2529.png" title="sorrisoa365giorni piovono pancake" /></a></div>
<br />Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-17944553204450111382020-05-20T06:00:00.000+02:002020-05-20T06:00:03.008+02:00Poesia mattutinaCaro Diario,<br />
il momento più poetico è il mattino tra le quattro e le sei, quando partecipo a un concerto dal letto.<br />
<br />
Si svegliano e fanno le prove, in ordine sparso, sovrapponendosi, senza tregua. Appena pronti, inizia l'assolo, cui segue un duetto, cui corrisponde il coro e di nuovo l'assolo con i coristi in sordina.<br />
<br />
Fischi, trilli, allunghi, tremolii, vibrati, gorgheggi... Cantano come ricami, le note che disegnano spartiti nel cielo, il cielo che pian piano da blu diventa azzurro-grigio, e poi via via sempre più chiaro...<br />
<br />
Me ne sto a letto, gli occhi chiusi, e seguo il loro canto. Cullata da questa bellezza, ogni giorno diversa, smetto di pensare.<br />
<br />
Gli uccelli là fuori, nel silenzio totale, colorano gli inizi di questi giorni sempre uguali.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-DCz0CMo0IDQ/XrrPr8Ox6WI/AAAAAAAAjR0/DMsHAOJtb7wmVPrVOgBx1I-721cZUdfCgCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2Bpoesia%2Bmattutina.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni poesia del mattino" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-DCz0CMo0IDQ/XrrPr8Ox6WI/AAAAAAAAjR0/DMsHAOJtb7wmVPrVOgBx1I-721cZUdfCgCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2Bpoesia%2Bmattutina.png" title="sorrisoa365giorni poesia mattutina" /></a></div>
<br />Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-36285917189674851632020-05-13T06:00:00.001+02:002020-05-13T06:00:00.210+02:00PaesaggiCaro Diario,<br />
com'è il tuo paesaggio uditivo?<br />
<br />
Te lo chiedo perché ormai il paesaggio visivo è obsoleto. Se non vuoi dar di matto, meglio non pensare all'orizzonte di casa sempre uguale a se stesso, immobile, statico. Certo, cambia la luce – da fredda diventa calda, con mani lunghe che illuminano anche gli angoli bui, e poi di nuovo fredda –, cambiano i colori – più verde delle foglie e più rossi, lilla, gialli, rosa, bianchi dei fiori che sbocciano imperterriti – ma nulla più.<br />
<br />
Mi concentro invece sul paesaggio uditivo: gli uccelli che cantano; il vento sulle persiane sganciate; la musica dalle finestre aperte dei vicini; rari scampanellii; qualche sirena d'ambulanza. Se sono fortunata le voci dei bambini mentre giocano, qualche parola urlata a distanza dai balconi, forse qualche risata timida e discreta.<br />
<br />
Il mio paesaggio uditivo comprende anche la lavatrice di notte, la lavastoviglie di sera, il forno di giorno, lo spruzzino di igienizzante a ogni ora e l'acqua che scroscia sulle mani, spesso.<br />
La Flora che abbaia ai gatti, il Baldo che abbaia al citofono, il cuore che corre più o meno forte, il respiro che va con regolarità, il trapano che buca, l'aspirapolvere che pulisce, la tivù che distrae.<br />
<br />
Il mondo là fuori corre, noi qua dentro rimaniamo fermi.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-MOrOGMJ787o/XrrU1ps6UfI/AAAAAAAAjSA/op6vVqwGCY4f2VBYNGmE7bV1-HkUwc5QwCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2Bpaesaggi.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni paesaggi uditivi" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-MOrOGMJ787o/XrrU1ps6UfI/AAAAAAAAjSA/op6vVqwGCY4f2VBYNGmE7bV1-HkUwc5QwCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2Bpaesaggi.png" title="sorrisoa365giorni paesaggi " /></a></div>
<br />Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-89740902641413905222020-04-01T06:00:00.000+02:002020-04-01T06:57:31.881+02:00Lavori in corso: la camera multifunzione #1Caro Diario,<br />
<br />
è febbraio e in casa c'è un <i>mostro</i> (dicesi <i>mostro</i> una cosa enorme e sgraziata che mai avresti voluto in casa).<br />
<br />
Non lo cerchiamo, ma lui ci insegue. Rassegnati ci chiediamo: «Dove mai lo metteremo?» Nella camera multifunzione, è ovvio!<br />
Dal nome già si capisce com'é: piena zeppa di qualsiasi cosa per fare qualsiasi cosa. C'è un guardaroba enorme (e semi vuoto), c'è un angolo della ginnastica (in mezzo alla stanza), c'è una scrivania enorme (e abbandonata), c'è una console inutile (idem come prima).<br />
<br />
Il <i>mostro</i> ci permette di dare una sistematina generale, di rinvigorire la nostra voglia di fare e riempire domeniche altrimenti vuote (ahimé).<br />
La strada è lunga, l'impazienza avanza ma noi procediamo con ordine.<br />
<br />
<b>Fase 1</b><br />
Apriamo le ante dei due armadi, li svuotiamo, eliminiamo ciò che non serve e non piace più. Se ne vanno cappelli, sciarpe, guanti, vestiti di ogni genere e tipo, bigiotteria, borse.<br />
Puliamo e rimettiamo in ordine. Tutto quello spazio in più ci serve.<br />
<br />
<b>Fase 2</b><br />
Svuotiamo la struttura angolare tra i due armadi: via le cianfrusaglie, via le valigie, i borsoni, gli zaini, le borse da moto (quelle piccole, da serbatoio), via i beauty case (ma esiste un nome in italiano?), via i miei cari pattini in linea.<br />
Puliamo ogni cosa e riponiamo valigie & affini nell'armadio dei cappotti: perfetto, ci sta tutto!<br />
<br />
<b>Fase 3</b><br />
Togliamo le scarpe dallo scaffale nell'angolo tra i due armadi. Lui fa in fretta, ne ha poche e ne elimina ancora qualcuna. Io impiego più tempo, ma alla fine rimango con ventiquattro paia di scarpe (alcune sono in prova). Smontiamo scaffale e cassettiera, li portiamo in soffitta (in attesa di tempi migliori per traslocare), puliamo l'angolo e avviciniamo gli armadi.<br />
La svolta: la stanza è più ariosa, ampia e luminosa. E quando aggiungiamo gli adesivi a forma di foglia sulle ante degli armadi, sembra d'essere in un giardino: meraviglia.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-jU2lpc270Ac/XoN0hH-cGcI/AAAAAAAAjPM/V1YmftjyKZoHFwEUz8NFi1xZqPXKoky3QCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2Blavori%2Bin%2Bcorso%2Bcamera%2Bmultifunzione%2B3.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni-lavori-in-corso-camera-multifunzione-cutrare-la-casa" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-jU2lpc270Ac/XoN0hH-cGcI/AAAAAAAAjPM/V1YmftjyKZoHFwEUz8NFi1xZqPXKoky3QCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2Blavori%2Bin%2Bcorso%2Bcamera%2Bmultifunzione%2B3.png" title="sorrisoa365giorni-lavori-in-corso-camera-multifunzione-1" /></a></div>
<br />
<b>Fase 4</b><br />
Eliminiamo la scrivania bianca dalla parete verde. Un po' mi dispiace, perché in quella posizione prendeva sempre luce. Ma la usavo sì e no tre volte all'anno, sicché...<br />
Eliminiamo anche molte delle cianfrusaglie accanto e sopra la scrivania. Acquistiamo una passatoia in vinile e finalmente portiamo il <i>mostro </i>in casa: lo mettiamo di fronte all'ellittica, accostati alla parete verde. E ci viene un'idea...<br />
<br />
Fase 5<br />
Decidiamo di trasferire l'angolo della creatività sulla console. Ricopriamo il piano con carta adesiva bianca satinata, togliamo il cassetto (inutile, non si apre fino in fondo), infiliamo sotto la cassettiera su ruote e il puof verde, appoggiamo sopra i cassettini bianchi e la lampada. Ci piace, anche se...<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-S4k7Ya9xWL4/XoN05PibSRI/AAAAAAAAjPU/rV8ZYFI_oE8Gc3rWmkKj3Go0oycHKYh6gCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2Blavori%2Bin%2Bcorso%2Bcamera%2Bmultifunzione%2B2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni-lavori-in-corso-camera-multifunzione-scrivania" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-S4k7Ya9xWL4/XoN05PibSRI/AAAAAAAAjPU/rV8ZYFI_oE8Gc3rWmkKj3Go0oycHKYh6gCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2Blavori%2Bin%2Bcorso%2Bcamera%2Bmultifunzione%2B2.png" title="sorrisoa365giorni-lavori-in-corso-camera-multifunzione-2" /></a></div>
<br />
Fase 6<br />
L'idea è di rivestire la parete verde con la carta da parati rosa che staziona da anni lì accanto. Prima imbianchiamo le pareti, cambiamo le prese, aggiungiamo la mensola sotto-finestra... Insomma, prendiamo tempo. Poi, dopo aver studiato e spostato (di nuovo) i <i>mostri</i> verso gli armadi, in solo quattro ore di colla, di metro a nastro, di forbici e di figure geometriche da far combaciare, la carta da parati è su. Ed è bellissima!<br />
<br />
Fase 7<br />
I <i>mostri</i> tornano al loro posto. Sullo sfondo rosa sembrano quasi meno mostruosi. Quasi.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-WnGSfYi5qVU/XoN1nF6-iBI/AAAAAAAAjPk/bguO7WRD3IwQhHtNCAtuTu22tA7t_oWSwCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2Blavori%2Bin%2Bcorso%2Bcamera%2Bmultifunzione%2B1%2B%25281%2529.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni-lavori-in-corso-camera-multifunzione-angolo-ginnastica" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-WnGSfYi5qVU/XoN1nF6-iBI/AAAAAAAAjPk/bguO7WRD3IwQhHtNCAtuTu22tA7t_oWSwCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2Blavori%2Bin%2Bcorso%2Bcamera%2Bmultifunzione%2B1%2B%25281%2529.png" title="sorrisoa365giorni-lavori-in-corso-camera-multifunzione-3" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
Che te ne pare? A noi sembra d'essere in un'altra casa!<br />
<br />Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-57650873168982039572020-03-25T06:00:00.000+01:002020-03-25T06:00:11.367+01:00TulipaeCaro Diario,<br />
<br />
tra poco spunteranno i tulipani.<br />
<br />
Li abbiamo scelti e piantati a novembre. Se mi concentro, ricordo anche i colori: rosa, rosa-arancio, violetto, rosa screziato, bianco. Petali rigorosi o sfrangiati, sull'attenti o morbidi come burro.<br />
<br />
Peccato non profumino, i tulipani, saprebbero di caramelle.<br />
<br />
Ogni giorno aprirò le finestre e persiane nel sole, camminerò fino all'aiuola in giardino per scrutare il terreno: prima l'ogiva delle foglie, poi l'abbraccio che si apre, quindi la testa colorata che si spinge verso il cielo, a guardarmi.<br />
<br />
Sarà bello avere un appuntamento mattutino con la bellezza.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-NjFaW--kF5U/Xmyc_SGfNWI/AAAAAAAAjN4/WPMhxietJwMMYZt3HoCfUCeD8qRelXSawCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2B%2B%25282%2529.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni tulipani" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-NjFaW--kF5U/Xmyc_SGfNWI/AAAAAAAAjN4/WPMhxietJwMMYZt3HoCfUCeD8qRelXSawCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2B%2B%25282%2529.png" title="sorrisoa365giorni tulipae" /></a></div>
<br />Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-55061930781766068542020-03-18T06:00:00.000+01:002020-03-18T06:21:15.885+01:00Il cielo e le stelleCaro Diario,<br />
<br />
ti ricordi le corse in bicicletta?<br />
<br />
Sono cinque o sei bambini, io salgo in macchina e loro scendono in bici.<br />
Il primo che incontro, avanti di qualche metro, a testa china, il sorriso che divora il cielo, le gote rosse e le stelle negli occhi.<br />
Gli altri dietro, ognuno col suo stile, con le sciarpe avvolte o appese per caso, il vento li spinge da dietro, la fretta e le urla.<br />
<br />
Chissà cosa pensa il primo bambino?<br />
Forse alle forme e ai colori che rotolano ai lati del campo visivo, all'aria che forma un tunnel al neon, alla gioia totale, alla voglia di volare.<br />
<br />
Sorrido forte e con un filo di acidula nostalgia penso che vorrei aver l'audacia di divertirmi talmente tanto da riempir di stelle gli occhi e divorare il cielo col sorriso.<br />
<br />
<br />
<i>(Vissuto e scritto in tempi sereni.)</i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-TMQ1ZdQHwnw/XmyXPu9BnNI/AAAAAAAAjNs/3hn9SnHTJbM9UfRV337z87EvMFkxp5zcgCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2B%2B%25281%2529.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni il cielo e le stelle " border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-TMQ1ZdQHwnw/XmyXPu9BnNI/AAAAAAAAjNs/3hn9SnHTJbM9UfRV337z87EvMFkxp5zcgCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2B%2B%25281%2529.png" title="sorrisoa365giorni il cielo e le stelle" /></a></div>
<br />Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-86876502142632763032020-03-11T06:00:00.000+01:002020-03-11T09:32:18.161+01:00Russii, borbottii, respiri e sospiri<style type="text/css">
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p.p2 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 11.0px Helvetica; min-height: 13.0px}
</style>
<br />
<div class="p1">
Caro Diario,</div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p1">
<span class="Apple-converted-space"> </span>è primo pomeriggio (ma potrebbe esser mattina, l’ora del tè o sera inoltrata) e i canidi dormono.</div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p1">
Appena s’addormentano, inizia lo spettacolo. Prima silenzio, <i>suspense</i>, un preludio leggero ed elusivo a quel che verrà. Poi, piano, un susseguirsi di respiri di pancia, sempre più profondi e ritmati e lunghi. Quindi, i respiri si mettono in marcia, si fermano in gola e rullano granulosi. Se il ritmo aumenta, si trasformano in rullio di tamburi, grancasse che s’armano, oboe introverse che s’innalzano e scendono, nelle profondità del russio.<span class="Apple-converted-space"> </span></div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p1">
E se il sonno raggiunge la fase dei sogni, lui (Baldo) corre sdraiato e latra tra le guance, e lei (Flora) salta, sobbalza, ulula alla luna mentre insegue la preda onirica. Dura poco ma è intenso, si scatenano e poi si placano. Gli uggiolii si riducono a borbotti, il respiro torna calmo, i corpi si quietano sui cuscini.</div>
<div class="p1">
<span class="Apple-converted-space"> </span>Poi sospirano, beati e felici. E ne hanno ragione: sono canidi.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Y7RuPSx4xUE/XlFa-D3I7NI/AAAAAAAAjMk/gfaIs-SYKX0kku4owrOlOxKm2imX1WRzgCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2B.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni diario delle piccole cose" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-Y7RuPSx4xUE/XlFa-D3I7NI/AAAAAAAAjMk/gfaIs-SYKX0kku4owrOlOxKm2imX1WRzgCLcBGAsYHQ/s1600/sorrisoa365giorni%2B.PNG" title="sorrisoa365giorni caro diario" /></a></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<br />Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-6273506103060051532020-03-04T06:00:00.000+01:002020-03-04T06:00:00.562+01:00Tra i prosciutti mi perdo<style type="text/css">
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span.s1 {font: 11.0px 'Times New Roman'}
</style>
<br />
<div class="p1">
Caro Diario,</div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p1">
<span class="Apple-converted-space"> </span>è l’ora di pranzo, è sabato e sono al supermercato.<span class="Apple-converted-space"> </span></div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p1">
Guido un carrello inaspettatamente docile e paziente, schivo altri carrellisti, intreccio trama e ordito con quattro di loro (un signore dai capelli tinti, una ragazza coi rasta medusiaci, una coppia ancora innamorata), depenno la lista della spesa, compio evoluzioni da pattinatrice tra corsie, impertinenti scalette di metallo e scelte abbastanza ponderate. Mi sto quasi divertendo.</div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p1">
Quando ormai non sento più echi di fame, approdo al bancone della gastronomia.<span class="Apple-converted-space"> </span></div>
<div class="p1">
<span class="Apple-converted-space"> </span>E senza nemmeno accorgermene, divento solo naso, narici che fremono e seguono estasiate quei meravigliosi profumi di prosciutto. File di prosciutti di Parma e Ferrarini che dall’alto spandono le loro molecole odorose… Come polvere d’oro che mi avvolge, mi pervade, m’inebria sottilmente e, impolverata, mi perdo nei ricordi passati e in divenire, mi perdo nel colore gustoso, mi perdo nella scia di un prosciutto preso dallo scaffale e appoggiato sull’affettatrice; quell’ansa di profumo scatenato mi prende.<span class="Apple-converted-space"> </span></div>
<div class="p1">
<span class="Apple-converted-space"> </span>Probabilmente mugugno di piacere.</div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p1">
Poi tocca a me e mi do un contegno. <i>Due etti di cotto, per favore</i><span class="s1">.</span></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-3L71fo16Ybc/XlFY7cC-6zI/AAAAAAAAjMY/RCj601I86sY4nZ_PbG6uRNxFncCaT7DlQCLcBGAsYHQ/s1600/Sorriso%2Ba%2B365%2Bgiorni.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni diario delle piccole cose" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-3L71fo16Ybc/XlFY7cC-6zI/AAAAAAAAjMY/RCj601I86sY4nZ_PbG6uRNxFncCaT7DlQCLcBGAsYHQ/s1600/Sorriso%2Ba%2B365%2Bgiorni.PNG" title="sorrisoa365giorni caro diario" /></a></div>
<br />Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-26598732898158592292020-02-26T06:00:00.000+01:002020-02-26T09:35:32.730+01:00Niente auguri, solo complimenti<div class="p1" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-size: 17.41px;">Caro Diario,</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 20.8px;">
<br /></div>
<div class="p1" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-size: 17.41px;"> <span class="Apple-converted-space"> </span>il compleanno è arrivato e se n’è andato senza nemmeno farci gli auguri. Tu compivi sei anni, io qualche decade in più.</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 20.8px;">
<br /></div>
<div class="p1" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-size: 17.41px;">Il fatto è che in questi anni passati insieme siamo cambiati. Io non sono più una ex q.q., tu non sei più lo sfogo della mia ironia disperata; io mi sono riorganizzata la vita e ho curato me stessa, gli affetti, gli interessi e la casa, tu ti sei fatto più serio e silenzioso. Siamo cresciuti.</span></div>
<div class="p1" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-size: 17.41px;"> <span class="Apple-converted-space"> </span>Ho pensato di chiudere le tue pagine e riporti nel cassetto, forse staresti più comodo e io non sentirei quel sottile senso di colpa ogni volta che t’incontro tra le cose della mia vita.</span></div>
<div class="p1" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-size: 17.41px;"> <span class="Apple-converted-space"> </span>Ho pensato di scrivere solo di casa e d’uncinetto, ma non sarei a mio agio; e nemmeno tu, lo so.</span></div>
<div class="p1" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-size: 17.41px;"> <span class="Apple-converted-space"> </span>Ero pronta a lasciarti andare…</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 20.8px;">
<br /></div>
<div class="p1" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-size: 17.41px;">Stamane, avvolta dal profumo inebriante di prosciutti cotti e crudi, ho capito di aver ancora bisogno di te. </span></div>
<div class="p1" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-size: 17.41px;"> <span class="Apple-converted-space"> </span>Di voler condividere con te le scoperte della lentezza, le gioie del presente, la curiosità bambina che ogni tanto torna a trovarmi. Le cose piccole e inutili, di cui mi piace scrivere.</span></div>
<div class="p2" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 20.8px;">
<br /></div>
<div class="p1" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-size: 17.41px;">Quindi niente auguri postumi per noi, ma complimenti sinceri per essere ancora qui, insieme.</span></div>
<div class="p1" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-size: 17.41px;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-6JMefosjbuA/XlFUMcUtbRI/AAAAAAAAjMM/RwG4ueVAKhkXFEZcJdbboM7VSXrhq74lgCLcBGAsYHQ/s1600/20C9EE9C-E701-45DC-BE55-3D5088FF9B88.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorriso a 365 giorni diario delle piccole cose" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-6JMefosjbuA/XlFUMcUtbRI/AAAAAAAAjMM/RwG4ueVAKhkXFEZcJdbboM7VSXrhq74lgCLcBGAsYHQ/s1600/20C9EE9C-E701-45DC-BE55-3D5088FF9B88.png" title="Sorriso a 365 giorni caro diario" /></a></div>
<div class="p1" style="-webkit-text-size-adjust: auto; font-size: 17.4px; font-stretch: normal; line-height: normal;">
<span class="s1" style="font-size: 17.41px;"><br /></span></div>
Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-46922157303162598182019-03-13T19:00:00.000+01:002019-03-13T19:00:05.105+01:00Il tornado FloraCaro Diario,<br />
ti presento Flora.<br />
Quattro zampe, orecchie lunghissime (e delicate), occhioni sofferenti (ora curati), concentrato di energia piroettante, ringhiante e russante. È con noi ormai da tre mesi e ancora la ripresa è lontana.<br />
<br />
Non è una cagnolina, è un tornado.<br />
<ul>
<li>Quando dorme, ringhia, sbuffa, si lamenta, abbaia, uggiola – e sveglia tutti. </li>
<li>Poi le va storto qualcosa in gola e sembra un aspirapolvere ingolfato e pare strozzarsi senza rimedio: si spaventa lei, ci spaventiamo noi, ma finisce subito. </li>
<li>Al mattino, per la felicità, piroetta come una ballerina classica e saltella se le accarezzi la schiena. </li>
<li>Poi ringhia contro tutti (Baldo <i>in primis</i>) e se si spaventa cerca rifugio (sulla cuccia del Baldo).</li>
<li>Si mangia orecchie e zampe per nervosismo, si fa curare con rassegnazione impaurita.</li>
</ul>
Arriva da una vita travagliata – scelta e cresciuta da un cacciatore, abbandonata perché “incapace”; scelta da una coppia tranquilla, abbandonata per “impossibilità”; scelta da noi dopo un anno in rifugio e mai più abbandonata. <br />
Ha sempre fame, è educata ma selvatica, diffidente e poco speranzosa, combatte sempre per la sua autoaffermazione.<br />
<br />
In questi mesi ci cambia la vita, abituarci è per tutti difficile ma la gioia di vedere quella codina scodinzolare è immensa. Per tutti, anche per il Baldo.<br />
<br />
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-VxItZClDiZE/XIjThSlKziI/AAAAAAAAh-c/3FPUGuHp4YE9D3EdbZTHbPHZJikcE3BHQCLcBGAs/s1600/sorrisoa365giorni%2B%2BBaldo%2Be%2BFlora.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni curare gli affetti cani" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://3.bp.blogspot.com/-VxItZClDiZE/XIjThSlKziI/AAAAAAAAh-c/3FPUGuHp4YE9D3EdbZTHbPHZJikcE3BHQCLcBGAs/s1600/sorrisoa365giorni%2B%2BBaldo%2Be%2BFlora.png" title="sorrisoa365giorni Balfo e Flora" /></a></div>
<br /></div>
Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-85190197998168432362019-02-20T19:00:00.000+01:002019-02-20T19:24:59.710+01:00Lavori in corso: il soggiorno #2<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
Caro Diario,</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
i numeri non mentono.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
Due sono le mani in un umano; quattro o cinque sono le domeniche in un mese; infinite all'ennesima potenza le idee nella mia testa.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
Abbiamo voglia di semplicità, armonia, praticità e bellezza, ma solo due mani, poco tempo e ancor meno energie: eppure i <a href="http://sorrisoa365giorni.blogspot.it/2016/04/lavori-in-corso-lunghi-lavori-in-corso.html" target="_blank">lavori in corso in soggiorno</a> continuano, tra qualche sosta (lunga mesi o anni).</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
Dopo il mobile tivù, cambiano faccia anche le altre pareti. È passato del tempo e ora te ne racconto.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<u>Il camino c'è.</u> </div>
<div style="text-align: left;">
Scegliere l'inserto per trasformare un buco nel muro contornato da una cornice in cemento è più facile del previsto: ci piace un solo modello e, per nostra fortuna e gioia, è l'unico compatibile. Non ci resta che: togliere la lastra di compensato dalla bocca del camino, pulire la canna fumaria, costruirne una nuova (a norma), costruire il basamento, realizzare i profili e la lunetta superiore in acciaio, incrociare le dita nella speranza che non piova o nevichi.<br />
Il giorno del montaggio nevica, ma poco: in poche ore il camino è inserito, collegato alla canna fumaria e funzionante! Da quel giorno continua a lavorare tra scoppiettii, baluginii e qualsiasi altra cosa finisca in "ii". </div>
<div style="text-align: left;">
Non solo, acquista carattere: appendiamo sopra alla mensola il vecchio specchio rotondo. Lo specchio è grande, arriva fino alle volte in mattoni, illumina e alza lo sguardo: una meraviglia. Dal divano mi diverto a scrutare l'<i>altro soggiorno</i> e, quando attraverso la stanza, vedo un'altra finestra e un'altra porta d'ingresso e tutto sembra più ampio. Sulla mensola, sui lati dello specchio, le nostre LavaLite, uniche macchie di colore sulla parete in bianco-nero.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-wM9atr6Z_DA/XG2Z7FXcIGI/AAAAAAAAh70/3abIoQ-q9lgc2xmzodMVggSzUiIpUIX6QCLcBGAs/s1600/sorrisoa365giorni-soggiorno-camino.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni soggiorno camino" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://3.bp.blogspot.com/-wM9atr6Z_DA/XG2Z7FXcIGI/AAAAAAAAh70/3abIoQ-q9lgc2xmzodMVggSzUiIpUIX6QCLcBGAs/s1600/sorrisoa365giorni-soggiorno-camino.PNG" title="sorrisoa365giorni lavori in corso in soggiorno camino" /></a></div>
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<b> </b><u>Il divano grande si ammorbidisce.</u> </div>
<div style="text-align: left;">
Ce ne facciamo una ragione: è vecchio, ma resistente; è ingombrante, ma comodo; è fisso, ma se ne andrà presto (dove, ancora non sappiamo). Un rivestimento verde, una trapunta e dei cuscini <i>ecru</i>, qualche cuscino colorato. Ai lati due cubi appesi (anche loro di recupero) fungono da tavolini-scaffali: dentro libri di giardini, orti e fotografie, sopra una piccola lampada bianca e un cofanetto di vetro con selci. Sopra al divano, emigra dalla parete di fronte uno dei miei quadri preferiti, una grafica in bianco-nero (altro regalo): ora, finalmente, posso gustarmela.</div>
<div style="text-align: left;">
Lo cambieremo, questo divano. Forse con un divano-letto per le notti afose e per ospitare amici. </div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-5X3rP01CRCM/XG2adV1Q9hI/AAAAAAAAh78/FxocLJ7-D-cogix-kffxN5Va6QULmpXCgCLcBGAs/s1600/sorrisoa365giorni-soggiorno-divanogrande.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni soggiorno divano grande" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://2.bp.blogspot.com/-5X3rP01CRCM/XG2adV1Q9hI/AAAAAAAAh78/FxocLJ7-D-cogix-kffxN5Va6QULmpXCgCLcBGAs/s1600/sorrisoa365giorni-soggiorno-divanogrande.PNG" title="sorrisoa365giorni lavori in corso in soggiorno divano grande" /></a></div>
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<u>Il divano piccolo si colora.</u></div>
<div style="text-align: left;">
Si riempie di coperte all'uncinetto, ha quello stile simil-boho che, in fondo in fondo, mi rispecchia. Il tavolino delle lane a destra rimane al suo posto. Il tavolino nero a sinistra sostituisce gli sgabelli impilati (ora nel patio, ricoperti di piante): di fronte alla porta d'ingresso, saluta con una scatola in lacca cinese (un altro regalo), ciotoline e un profumo per ambienti, tutti nei toni del giallo. Sopra al divano appendiamo due disegni a china molto cari: sono di mio suocero e rappresentano uno scorcio di Arona e l'isola di San Giulio. </div>
<div style="text-align: left;">
Cambieremo anche lui: è vecchio, stanco, appesantito dagli anni. E ha le gambe storte.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-eJ-rZmqxH6Y/XG2avHT33WI/AAAAAAAAh8E/LsgGLoq2bdUvCpz8QcdSep5EYgtsVjQhgCLcBGAs/s1600/sorrisoa365giorno-soggiorno-divanopiccolo.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni soggiorno divano piccolo" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://3.bp.blogspot.com/-eJ-rZmqxH6Y/XG2avHT33WI/AAAAAAAAh8E/LsgGLoq2bdUvCpz8QcdSep5EYgtsVjQhgCLcBGAs/s1600/sorrisoa365giorno-soggiorno-divanopiccolo.PNG" title="sorrisoa365giorni lavori in corso in soggiorno divano piccolo" /></a></div>
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
Non è ancora ultimato, ho tante altre idee da realizzare (nuovi divani, nuove tende, nuove lampade), ma già così il nostro soggiorno ci rispecchia e ci piace di più.</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
</div>
Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-83198384062940242432019-01-23T19:00:00.000+01:002019-01-23T19:00:01.455+01:00DajeCaro Diario,<br />
“finché c’è vita, c’è speranza” dicono.<br />
<br />
Lo dico anch’io, mentre il freddo, il buio, la pioggia, la neve, il vento e la dermatologa mi mettono i classici bastoni tra <strike>le</strike> <strike>ruote</strike> le gambe.<br />
<br />
La brutta stagione mi ruba il piacere di camminare lungo il lago al mattino, nel silenzio (zero folla), nella pace (zero traffico), in un quadro vivo e illuminato dal sole. <br />
Dopo un anno di ragionamenti, trovo la soluzione: mi alleno nei boschi in pausa pranzo, nel silenzio (zero folla), nella pace (zero traffico), in un racconto fantasy popolato da folletti.<br />
<br />
La mia nuova (sottolineo <i>nuova</i>) pelle ultra delicata mi ruba anche questo piacere. La dermatologa elenca una serie di divieti: no sole, no freddo, no vento, no boschi, no acqua (immagino valga anche per il sudore). Accipicchia, sono spacciata.<br />
<br />
Sto meditando di prendere un tapis roulant: non sarà meraviglioso come ammirare l’aurora sul lago o riconoscere gli alberi, ma almeno cammino.<br />
Perché di una cosa sono certa: voglio allenarmi e non demorderò. Eccheccavolo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-JfhpIhDMvG8/XEhaV_tHLYI/AAAAAAAAh5Q/V65Ymc3bu_A_SqBU32w_uBV4rdgPGlNmgCLcBGAs/s1600/sorrisoa365giorni%2Bdaje.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni daje" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://3.bp.blogspot.com/-JfhpIhDMvG8/XEhaV_tHLYI/AAAAAAAAh5Q/V65Ymc3bu_A_SqBU32w_uBV4rdgPGlNmgCLcBGAs/s1600/sorrisoa365giorni%2Bdaje.PNG" title="sorrisoa365giorni daje" /></a></div>
<br />Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-1669536738497242018-11-24T19:30:00.000+01:002018-11-24T19:30:09.302+01:00Be’, auguriCaro Diario,<br />
tu compi sei anni, io quasi quattro decadi in più.<br />
E siamo più giovani che mai.<br />
<br />
Inizio a scriverti sicura che basti un anno per riorganizzarmi la vita. In realtà il viaggio dura da molto e ancora non arrivo. Non ho fretta, quando mi fermerò sarà per sempre.<br />
Sono a un buon punto del cammino, uso più buon senso, sono più organizzata, più serena e più libera di prima. Continuo a fare errori e spesso ricado nelle brutte abitudini, ma vado avanti.<br />
<br />
Ho un lavoro che mi riempie, soprattutto di nuove scoperte - anche sul piano umano. Mi piace mettere a disposizione quel che so per fare star bene gli altri.<br />
Ho degli affetti sinceri, amicizie ricche e arricchenti, Sul mio cammino incontro persone uniche e speciali, l’equilibrio per la mia solitudine.<br />
Ho i miei interessi, caldi e sicuri, in cui rifugiarmi e sentirmi piena di me. Sono in pace con le mie passioni e loro mi danno tanto.<br />
Ho me stessa, ogni giorno più vera. Mi curo con attenzione, chiedo aiuto a chi ne sa più di me, m’impegno. Sto bene nel corpo e nella mente, sto procedendo bene: mi piace camminare.<br />
<br />
Buon compleanno, mio caro Diario.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-fg39uiWsQbA/W_mQRVkEbkI/AAAAAAAAh0o/7cbEkfY2ex8AOsv_IyECpK7LJFyNGg6mQCLcBGAs/s1600/BD01DB10-2CAC-4D2A-900E-BEDF9EA0A5B9.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="paroladordine auguri" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://4.bp.blogspot.com/-fg39uiWsQbA/W_mQRVkEbkI/AAAAAAAAh0o/7cbEkfY2ex8AOsv_IyECpK7LJFyNGg6mQCLcBGAs/s1600/BD01DB10-2CAC-4D2A-900E-BEDF9EA0A5B9.png" title="paroladordine auguri" /></a></div>
<br />Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-56211491920554659212018-11-07T19:00:00.000+01:002018-11-08T13:38:36.920+01:00Non sono timidaCaro Diario,<br />
non è timidezza.<br />
<br />
Al giorno d’oggi, se hai a che fare con la gente e lavori con le persone, certe sfumature è meglio conoscerle.<br />
<br />
Non sono timida.<br />
Il giudizio altrui non mi tange.<br />
Non sono insicura.<br />
La mia mente è aperta.<br />
Non mi sento a disagio.<br />
<br />
È solo voglia di stare da sola.<br />
<br />
Alcune persone si caricano a stare in mezzo alla gente. Io mi scarico.<br />
Mi piace conoscere persone nuove, stare con quelle che stimo, confrontarmi e costruire qualcosa insieme, attaccare bottone con chiunque in qualunque momento. <br />
Poi, però, mi sento come le piante del mio studio: completamente disidratata, con un bisogno incommensurabile di farmi una mega doccia di solitudine.<br />
<br />
Non credere che sia timida o insicura o tema d’essere giudicata o mi senta inadeguata, per favore. Sono introversa, sto bene con me stessa, la solitudine mi rigenera. Ce ne sono tante, di persone come me, è meglio che tu lo sappia.<br />
<div>
<br /></div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-C-aBTWED8ts/W-Qt1Cc3EeI/AAAAAAAAhzE/b5ENCFvnLEofJq-NttZu3eqyma8lOPVBgCLcBGAs/s1600/E166F10E-0BD1-495D-B604-E6ADB46AEBA8.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni non sono timida" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://3.bp.blogspot.com/-C-aBTWED8ts/W-Qt1Cc3EeI/AAAAAAAAhzE/b5ENCFvnLEofJq-NttZu3eqyma8lOPVBgCLcBGAs/s1600/E166F10E-0BD1-495D-B604-E6ADB46AEBA8.png" title="sorrisoa365giorni non sono timida" /></a></div>
Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-88043740084974363942018-10-31T19:30:00.000+01:002018-10-31T19:30:17.552+01:00Cammin camminoCaro Diario,<br />
sono in cammino.<br />
<br />
Nel senso che continuo a camminare, non mi fermo. Un’ora al giorno, in mezzo alla natura. Non più all’alba sul lungolago (ci rivediamo in primavera!) ma in pausa pranzo nei boschi.<br />
<br />
Acquisto scarpe e pantaloni adatti, cerco un’entrata comoda (= in piano) al parco naturale vicino a casa, faccio un paio di tentativi di orientamento per raggiungere il Lagone – perché senza uno specchio d’acqua per me non c’è bellezza.<br />
<br />
Il primo giorno mi perdo. Il secondo pure, e incontro un’altra anima smarrita che vaga tra i sentieri da un’ora e mezzo. Il terzo giorno studio l’incomprensibile mappa del parco e ci riprovo: eureka!<br />
<br />
Vado dritta: passo sotto alberi che mi scrollano addosso lunghe foglie, spero che ghiande e ricci non mi cadano in testa, incrocio tre bipedi, memorizzo pietre ricoperte di muschio. Ai bivi controllo i nomi dei sentieri – ci siamo! Vado ancora dritta, svolto a sinistra (riconosco la cappella coi fiori), poi a destra. E, poco più in là, ecco il Lagone.<br />
<br />
Mi siedo sulla panchina di fronte all’acqua. Beatitudine pura.<br />
<br />
Il ritorno è più facile, nessuna incertezza, procedo spedita. Sono contenta!<br />
<br />
E se piove? Se piove, come in questi giorni, continuo a camminare e non mi fermo. Cammino sull’ellittica di casa, non è la stessa cosa ma, se chiudo gli occhi e mi concentro sul respiro, vedo il sole tra le foglie, il luccichio sull’acqua e sento l’aria fresca sulle guance.<br />
Intanto, cammino.<br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-vDPSnh1ZJKk/W9nTLAYWnOI/AAAAAAAAhxo/uYPUfCB2WuUqfcRGozRvz3FkWUkWONOEwCKgBGAs/s1600/001" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni camminare boschi" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://4.bp.blogspot.com/-vDPSnh1ZJKk/W9nTLAYWnOI/AAAAAAAAhxo/uYPUfCB2WuUqfcRGozRvz3FkWUkWONOEwCKgBGAs/s1600/001" title="sorrisoa365giorni camminare boschi" /></a></div>
<div>
<br /></div>
Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-75818464874175330242018-10-17T19:30:00.000+02:002018-10-31T16:48:39.438+01:00Per(e-a)fetteCaro Diario,<br />
è autunno – anche se sembra fine estate.<br />
<br />
Nel boschi cadono le foglie secche, sui banchi della verdura troneggiano le zucche, nel nostro orto le zucchine ci fanno “maramao” (ma i pomodorini rosseggiano, indefessi).<br />
<br />
È tempo di caldarroste (celo), divano con copertina (celo), tè speziato e torta golosa (celo). Ma non una torta qualsiasi, La Torta Pere E Cioccolato!<br />
Ti trascrivo la ricetta mentre assaporo l’ultima fetta.<br />
<br />
Prima di tutto assicurati di avere a portata di mano:<br />
<ul>
<li>150 g di zucchero (quello che vuoi)</li>
<li>3 uova</li>
<li>180 g di farina tipo 00</li>
<li>1 bustina di lievito per dolci</li>
<li>1 bicchiere di latte o yogurt bianco o bevanda vegetale</li>
<li>2 cucchiai stracolmi di cacao amaro</li>
<li>1 cucchiaino di cannella</li>
<li>3 pere (quelle che vuoi, son tutte buonissime!)</li>
<li>q.b. di gocce di cioccolato fondente</li>
<li>q.b. carta da forno</li>
<li>1 tortiera</li>
</ul>
<br />
Si inizia!<br />
<ul>
<li>In una ciotola mescola bene lo zucchero e le uova.</li>
<li>Unisci poco alla volta la farina e il lievito, e mescola per eliminare i grumi (il lievito è un po’ antipatico, gli piace stare sulle sue).</li>
<li>Versa il latte / lo yogurt / la bevanda vegetale, e mescola.</li>
<li>Aggiungi il cacao e la cannella, e mescola.</li>
<li>Sbuccia le pere, tagliale a tocchetti, aggiungile al composto e mescola.</li>
<li>Ora puoi smettere di mescolare.</li>
<li>Taglia un pezzo di carta forno abbastanza grande, bagnalo e strizzalo; poi stendilo all’interno della tortiera.</li>
<li>Versa il composto (la futura torta) nella tortiera, aggiungi le gocce di cioccolato e cuoci in forno a 180* per 40’.</li>
</ul>
<br />
Sii paziente mentre cuoce e si diffonde il suo goloso profumo: c’è chi dice che l’attesa è essa stessa un piacere.<br />
È pronta? Prosit & gnam!<br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-7B8KL2ZJ8O0/W8dCt7RvEbI/AAAAAAAAhss/BgoWlhrMUqUbguOkPA1RwfbGyY-KPYWzwCKgBGAs/s1600/001" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni torta di pere e cioccolato" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-7B8KL2ZJ8O0/W8dCt7RvEbI/AAAAAAAAhss/BgoWlhrMUqUbguOkPA1RwfbGyY-KPYWzwCKgBGAs/s1600/001" title="sorrisoa365giorni torta di pere e cioccolato" /></a></div>
<div>
<br /></div>
Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-88985537075577873422018-10-10T19:30:00.000+02:002018-10-10T19:30:09.555+02:00Nel dubbio, rileggoCaro Diario,<br />
sono in missione per conto di me stessa.<br />
<br />
Stufa di raccontarti le mie letture mensili, oggi desidero darti motivo d’esser fiero di me: non compro un libro (di piacere) dall’inizio dell’estate.<br />
Tutto inizia con una sfida lanciata nel mondo virtuale e raccolta in quello reale. Prometto di non acquistare libri nuovi finché non finisco di leggere quelli vecchi. Che poi vecchi non sono: alcuni sono intonsi, altri letti solo una volta e dimenticati per sempre, certi quasi invisibili.<br />
<br />
<i>Buttare</i> <i>via</i> <i>i</i> <i>libri</i> <i>è</i> <i>peccato</i>, credo da sempre e ancora adesso. Per questo i libri dis-piaciuti sono su uno scaffale apposito in libreria con le pagine rivolte all’esterno, come per scomparire. Finché un giorno decido di scardinare le mie abitudini pur assecondando le mie convinzioni: ho bisogno di alleggerire il (mio) mondo. Svuoto la libreria e passo in rassegna ogni volume per dividerli in tre grandi gruppi: “ten giò i man”, “barlesc” e “boh?”.<br />
<br />
I primi, quelli da non toccare perché contribuiscono alla mia struttura vitale, ci sono ancora tutti, ben allineati coi loro dorsi appariscenti.<br />
I secondi sono al Libraccio e, magari, già in mano a qualcuno che sappia apprezzarli più di me.<br />
I terzi rimangono per mesi in posizione supina sull’ultimo scaffale della libreria in attesa di giudizio.<br />
<br />
Con loro prende forma la mia sfida: non acquisterò nemmeno un solo brano di un nuovo libro, finché non li avrò letti tutti! E così è: mi fanno compagnia per tutta l’estate e anche per l’autunno appena iniziato.<br />
<br />
Letti sette su diciannove: ne elimino due, gli altri li riscopro con piacere, uno devo ancora decidere se lo voglio nella squadra (se va avanti così, dubito).<br />
<div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-gkY4fUjB0rY/W74mFNzXi2I/AAAAAAAAhls/-auE2RKxaMAgn__bzRCENAzSHsEXRAL0wCKgBGAs/s1600/001" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni libri da rileggere" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-gkY4fUjB0rY/W74mFNzXi2I/AAAAAAAAhls/-auE2RKxaMAgn__bzRCENAzSHsEXRAL0wCKgBGAs/s1600/001" title="sorrisoa365giorni libri da rileggere" /></a></div>
</div>
Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-15179345629546022422018-10-03T19:30:00.000+02:002018-10-04T12:17:51.531+02:00Mini tacchini - ops, taccuini fai-da-teCaro Diario,<br />
temo che la creatività non abiti più qui.<br />
<br />
Appeno lo penso, mi smentisco. Non che faccia cose straordinarie e irripetibili, anzi proprio il contrario. Voglio fare cose ordinarie e ripetibili, in cui ci sia tanto di me e una buona manciata di divertimento.<br />
<br />
Te la faccio breve: ogni volta che incontro una mia cara amica, mi piace regalare qualcosa fatto da me alle sue bambine. Non sempre ci riesco, non sempre ho delle idee illuminanti: loro crescono e vivono in un mondo che non conosco (solo gli addetti ai lavori sanno). Questa volta ce la fo: voglio regalar loro un quadernino. Fatto da me. <i>Glab</i>.<br />
<br />
L’illuminazione arriva e subito corro a prender l’occorrente (non si sa mai, potrebbe spegnersi all’istante):<br />
-<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>q.b. di fogli di carta in formato A5<br />
-<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>q.b. di filo di cotone rosa<br />
-<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>2 strisce di carta da parati colorata (verde prato e verde chiaro)<br />
-<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>2 filati di lana di colori diversi (verde e turchese)<br />
-<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>6 perline di vetro azzurre<br />
-<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>6 perline di vetro gialle<br />
<br />
Lesta, ritaglio dalle strisce di carta da parati una copertina cadauna, della giusta misura (un poco più larga del foglio A5).<br />
Senza por tempo in mezzo, divido in due gruppi di pari numero i fogli di carta e li piego a metà a formare le pagine. Tengo unito ogni gruppo di pagine con un filo di cotone passante nella piega delle pagine.<br />
Come un lampo lampante, lavoro all’uncinetto una catenella ciascuno per ogni filato di lana, lunga poco più del doppio della copertina. Annodo le estremità e vi inserisco le perline di vetro. Servono come elastico per unire copertina e pagine.<br />
Con abile mossa, inserisco ciascuna copertina e ciascun gruppo di pagine nella sua catenella. Ed ecco i mini taccuini!<br />
<br />
Piacciono alle bambine e piacciono anche a me. E a te?<br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-SDByL4XHORA/W7XoFC52_II/AAAAAAAAhk8/P2fS4bdBKg0pka4U30qEAugtErfsTWpIwCKgBGAs/s1600/001" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni mini taccuini fai-da-te" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-SDByL4XHORA/W7XoFC52_II/AAAAAAAAhk8/P2fS4bdBKg0pka4U30qEAugtErfsTWpIwCKgBGAs/s1600/001" title="sorrisoa365giorni mini taccuini fai-da-te" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-82671521770073380442018-09-12T19:00:00.000+02:002018-09-12T19:00:04.159+02:00Piovono consigli (preferirei la pioggia)Caro Diario,<br />
vuoi un consiglio? Nemmeno io.<br />
<br />
Esistono persone specializzate: mi piacerebbe tanto capire che cosa le spinge a distribuire consigli non richiesti. Non sempre, neh?, ma a volte mi piacerebbe.<br />
C’è un immenso abisso tra il bisogno di sfogarsi e la richiesta di un consiglio. Di solito il primo è espresso con una frase che termina con grandi punti esclamativi neri, la seconda con una frase che finisce con un punto interrogativo supplicante.<br />
Se la gente ascoltasse con attenzione, se ne potrebbe anche accorgere.<br />
<br />
Anche perché i consigli dati da costoro non c’entrano nulla con la persona cui sono regalati. Pillole di saggezza (ehm) davvero poco empatiche. Molto compiaciute di se stesse, però.<br />
Tipo: “Hai un problema? Ti elargisco un consiglio! Anzi, di più: ti elargisco il consiglio che vorrei tanto ricevere se avessi il tuo problema. Perché, di problemi, io non ne ho (leggi: preferisco pensare di non averne), ma di consigli tantissimi”.<br />
Perché è chiaro, no? Queste persone così sagge, le cui tasche traboccano di consigli fantastici, in realtà di te non sanno nulla – e manco interessa loro approfondire la questione. Non conoscono se stesse, perché mai dovrebbero sforzarsi a conoscere gli altri?<br />
<br />
Allora, mi chiedo e mi domando: se tali persone non sanno chi sono, come vivo, perché ho quel problema (di cui mi stavo solo sfogando e non cercando La Soluzione Madre – a quello ci penso io, che mi conosco abbastanza), come fanno ad azzeccare il consiglio giusto per me?<br />
Risposta: non ci azzeccano, però danno mostra di molta saggezza. E, si sa, la saggezza nobilita.<br />
<br />
P.S. Ogni tanto ci casco, e do consigli. Non mi trovo molto a mio agio, né quando son richiesti (pur mettendomi nei panni altrui, è la mia testa che ragiona), né quando non son richiesti. Ebbene, sì, do consigli non richiesti: capita poche volte, solo se qualcosa m’appassiona o tengo particolarmente a una persona. Poi me ne pento e giuro di non farlo più. Mi vuoi bene lo stesso?<br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Xe8a0UhoVHo/W5jaC-uyfII/AAAAAAAAhhI/UAOKYUAHRvs1cIgPXtheYfl4cR4ayfWPQCKgBGAs/s1600/001" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni-consigli" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://3.bp.blogspot.com/-Xe8a0UhoVHo/W5jaC-uyfII/AAAAAAAAhhI/UAOKYUAHRvs1cIgPXtheYfl4cR4ayfWPQCKgBGAs/s1600/001" title="sorrisoa365giorni-consigli" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-83760014910151683742018-09-05T19:30:00.000+02:002018-09-06T09:24:17.012+02:00Benvenuto, settembreCaro Diario,<br />
è tornato settembre.<br />
<br />
Benvenuta, pelle d’oca sulle braccia.<br />
Benvenute, finestre accostate.<br />
Benvenuta, luce negli occhi.<br />
Benvenute, ombre lunghe.<br />
Benvenuta, aria <strike>fresca</strike> fredda.<br />
Benvenute, scarpe chiuse.<br />
Benvenuta, alba stanca.<br />
Benvenuto, tramonto precoce.<br />
Benvenuto, silenzio.<br />
Benvenuto, campeggio vuoto.<br />
Benvenuto, profumo di foglie.<br />
Benvenute, vele sul lago.<br />
Benvenuta, sirena della fabbrica.<br />
Benvenute, vacanze.<br />
<br />
È da tre mesi che t’aspetto, settembre. Sei l’estate più bella, più dolce, più attiva. Sei la mia salvezza, l’unica sicurezza, fonte di ogni bellezza.<br />
<br />
Arrivi tu e torno viva: spengo il ventilatore, mi alzo dalla poltrona, tolgo la borsa del ghiaccio dalla testa, smetto d’invidiare le cosce di pollo in frigorifero, ed esco nel mondo!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-gbi_6hXkVqg/W4_nV2VgqoI/AAAAAAAAhek/RWSlmGwBV7U0aKK3ubtzWIaQ45GRnRVoQCKgBGAs/s1600/001" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni-colpi-di-calore" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://3.bp.blogspot.com/-gbi_6hXkVqg/W4_nV2VgqoI/AAAAAAAAhek/RWSlmGwBV7U0aKK3ubtzWIaQ45GRnRVoQCKgBGAs/s1600/001" title="sorrisoa365giorni-colpi-di-calore" /></a></div>
<br />Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-82842323003059586882018-08-29T19:30:00.000+02:002018-08-29T19:30:02.735+02:00Melanzana, sei fritta (oppure no?)Caro Diario,<br />
non so cucinare le melanzane.<br />
Grave pecca, lo so. Dopo averle lavate, mondate, affettate, tagliate, ri-tagliate, stufate, brasate, arrostite, fatte saltare, loro rimangono spugnose e davvero poco gioiose al palato.<br />
<br />
Fino a qualche giorno fa. Grazie a una ricetta passatami da mia madre, passatale da una conoscente, passatale da chissà chi.<br />
Facile, semplice, veloce, a prova di diversamente cuoca.<br />
Le melanzane diventano morbide, saporite, pronte per essere mangiate così come sono o usate come ingrediente di elaborate pietanze in versione “leggera”.<br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Dh-TZLHjEfk/W4OwHNMJ_cI/AAAAAAAAhbw/KwMM01CjcygK6plx-1nVH8YzOWFNwbjbQCKgBGAs/s1600/001" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni-ricette-melanzane-facili" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-Dh-TZLHjEfk/W4OwHNMJ_cI/AAAAAAAAhbw/KwMM01CjcygK6plx-1nVH8YzOWFNwbjbQCKgBGAs/s1600/001" title="sorrisoa365giorni-ricette-melanzane-facili" /></a></div>
<div>
<br /></div>
Noi le mangiamo così come sono, in barba alla dieta scaccia-guai che le vorrebbe trasformate in polpette (provo puro terrore per la cottura delle polpette; <a href="http://sorrisoa365giorni.blogspot.com/2013/03/chez-moi-15-pollo-fritto.html" target="_blank">quando friggo, tendo a bruciare casa</a>).<br />
<br />Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-31416745048298234062018-08-22T19:30:00.000+02:002018-08-22T20:45:02.335+02:00Fuori programma. In bagnoCaro Diario,<br />
ti piacciono i fuori programma? Dipende.<br />
<br />
Sto per raccontartene uno che mi piace moltissimo.<br />
Come sai, casa nostra non finisce mai. La lista delle cose da fare si allunga sempre, come per un incantesimo maligno: accanto alle vecchie voci se ne aggiungono nuove. Ignorarla, a volte, è l’unica strategia possibile.<br />
<br />
Di sicuro sai che, dopo dieci anni delle solite cose, cominciamo a desiderare qualche novità. Nuovi divani in soggiorno, nuovi scaffali nello studio, nuovi colori un po’ dappertutto. Stiamo vivendo una fase di seria semplicità, quel gusto <i>humor-kitch</i> non ci rappresenta più: via pois, stupore e pseudo-originalità. Benvenuto banale, rasserenante bianco.<br />
<br />
Sai anche che ogni estate organizziamo una festa con amici e parenti. L’occasione migliore per fare il punto della situazione domestica, correre velocemente ai ripari per quel che si può, prendere coscienza della nostra fallibilità di esseri umani.<br />
<br />
È così che, con molto candore, chiedo al marito: «Ce la facciamo a dare una mano di bianco al bagno degli ospiti?» «Certo. Ma a una condizione: rifarlo completamente.»<br />
<br />
Ecco, questo non lo sai: da almeno un anno vogliamo dare un nuovo aspetto al bagno. Ha dieci anni, sbuffi grigi sopra il calorifero, magagne sparse ovunque, la doccia da rifare e, be’, non ci piace più. Quel verde Irlanda, per quanto bellissimo, ci stufa da morire. Allora raccogliamo idee, le confrontiamo, ne scartiamo alcune e infine scegliamo quella giusta. Sappiamo esattamente come sarà il nostro bagno – uso il futuro, perché per quest’anno non se ne parla, forse il prossimo…<br />
<br />
Invece.<br />
Spariscono: 1) il verde Irlanda della parete del lavabo, 2) il pensile sopra i sanitari, 3) i battiscopa in rovere, 4) l’odioso specchio rotondo, 5) la mensola in vetro. E già tutto si fa più ampio.<br />
Compaiono: a) uno specchio rettangolare con mensola in metallo, b) i battiscopa bianchi, c) due quadri sopra i sanitari, d) una finta boiserie che corre lungo le quattro pareti. La boiserie è finta, perché dipinta con smalto direttamente sulla parete; è alta 90 cm, sufficiente per farsi notare senza incombere; è grigio antracite: un abbraccio di semplice serietà che riequilibra le proporzioni del bagno.<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-ZojkiitZY3I/W32tke1-g6I/AAAAAAAAha8/_ggKQJBLymMZ3xeh3yXwRs2E3A9v_oEqwCKgBGAs/s1600/001" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa360giorni-bagno-nuovo-boiserie-finta" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://4.bp.blogspot.com/-ZojkiitZY3I/W32tke1-g6I/AAAAAAAAha8/_ggKQJBLymMZ3xeh3yXwRs2E3A9v_oEqwCKgBGAs/s1600/001" title="sorrisoa360giorni-bagno-nuovo-boiserie-finta" /></a></div>
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Mi piace moltissimo: il bagno non è più lungo e stretto, ma squisitamente quadrato! Non è più raccogliticcio, ma studiato con amore nei minimi particolari. Ed è questo, il fuori programma che mi piace di più.<br />
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P.S. Manca la doccia: la faremo quando avrò convinto il marito dell’opportunità di disporre le piastrelle come dico io.<br />
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P.P.S. Una sola foto e nemmeno buona, ma per un bagno piccolo, cieco e ricavato nel sottoscala (e zero macchina fotografica dignitosa) è già oro che luccica.<br />
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Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-42720043141580140972018-08-08T19:30:00.000+02:002018-08-08T20:04:38.108+02:00Preferisci mentire Caro Diario,<br />
come stai?<br />
Domanda innocua, curiosa, partecipativa – in apparenza. Insidiosa, in realtà.<br />
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Se stai bene e dici il vero, parte un <i>vfncl</i> travestito da “beatateee”.<br />
“Come stai?”<br />
“Ma sì, dai, è un buon periodo. Sto bene.”<br />
“Beatateee. Te lo meriti propriooo. Io invece soffro le pene dell’inferno.”<br />
“Oh, mi dispiace! Come mai?”<br />
“No, guarda, preferisco non dirtelo. Non voglio annoiarti coi miei problemi. Però sono contenta per teee.”<br />
Sì, sì.<br />
<br />
Se non stai bene e dici il vero, inizia la gara delle disgrazie.<br />
“Come stai?”<br />
“Insomma, non è un buon periodo. Non sto molto bene.”<br />
“Ah, guarda, nemmeno io. Sto malissimo. Ma che cos’hai?”<br />
“Non riesco più a dormire la notte. Ormai da quattro-cinque mesi.”<br />
“Non dirlo a me! È un paio d’anni che di notte continuo a girarmi e rigirarmi nel letto.”<br />
“Le ho provate tutte, ma ancora non ho risolto.”<br />
“Io di più! Ho chiesto al dottore, che mi ha dato dei farmaci. Ma su di me non funzionano.”<br />
“Il problema, poi, è di giorno: mi sento come ubriaca, fatico a connettere.”<br />
“Come ti capisco! L’altro giorno per poco non facevo un incidente perché continuavo a sbadigliare mentre guidavo.”<br />
Avanti così, verso l’infinito e oltre.<br />
<br />
Perciò preferisci mentire.<br />
“Come stai?”<br />
“Tutto nella norma, grazie.”<br />
“Ah…”<br />
<br />
Non dire mai qual è la norma, fa’ scegliere: bene, male, così così, boh? – lascia fare. <br />
L’importante è non cadere nella trappola.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-sk1I1O5p6mQ/W2sv2KTSdzI/AAAAAAAAhHk/DSIwP6PiNJM_QIuUXGuGh23EhXUA-DyYwCKgBGAs/s1600/001" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni-tutto-nella-norma" border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" src="https://1.bp.blogspot.com/-sk1I1O5p6mQ/W2sv2KTSdzI/AAAAAAAAhHk/DSIwP6PiNJM_QIuUXGuGh23EhXUA-DyYwCKgBGAs/s1600/001" title="sorrisoa365giorni-tutto-nella-norma" /></a></div>
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Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3119594056677562806.post-3775507256842002362018-06-14T19:00:00.000+02:002018-06-14T19:00:25.723+02:00Una visione calda come la cioccolataCaro Diario,<br />
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ho una visione.</div>
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Si fa ogni giorno più vivida e prorompente, ormai fatico a tenerla al riparo nel cassetto.</div>
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Mi vedo che esco di casa, chiudo il portone di legno e ottone, mi avvio per le strade con le falde dei pantaloni che svolazzano e un sorriso beato in volto. </div>
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A tracolla la mia borsa di pelle, dentro il mio piccolo mondo: un quaderno, un astuccio, una scatolina di liquerizia, il rossetto. </div>
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Mi dirigo con passo spedito in fondo all'isolato: assaporo il profumo di pane caldo, ascolto scie di discorsi, attraverso il mercato rionale, indugio davanti ai colori dei fiori, mi fermo alla vetrina d'angolo, svolto a destra e ci sono. </div>
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Mi siedo a un tavolino assolato e accavallo le gambe. </div>
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Arriva il cameriere e ordino una cioccolata e uncornetto: fa caldo, ma la cioccolata mi aiuta.</div>
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Estraggo dalla borsa il quaderno, la penna preferita e inizio a scrivere.</div>
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Ogni giorno così.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-ziltowUTGCM/WyKLoq2R9AI/AAAAAAAAg_A/K1AfCxDPlpgDq5OcUEnvTDsdY1R3NLgIwCKgBGAs/s1600/001" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="sorrisoa365giorni-cioccolata" border="0" data-original-height="365" data-original-width="550" src="https://3.bp.blogspot.com/-ziltowUTGCM/WyKLoq2R9AI/AAAAAAAAg_A/K1AfCxDPlpgDq5OcUEnvTDsdY1R3NLgIwCKgBGAs/s1600/001" title="sorrisoa365giorni-cioccolata" /></a></div>
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Alessandrahttp://www.blogger.com/profile/17427192913433985110noreply@blogger.com1