lunedì 29 settembre 2014

Le vacanze del Baldo

Caro Diario,
  tutto è relativo.
  Anche le vacanze. Se per noi sono un ritorno all'età dell'oro - seppur momentaneo -, per il Baldo invece sono qualcosa da dimenticare.
  A quanto pare il termine "vacanza" nella sua testa è sinonimo di:

stanchezza infinita
innamoramenti impossibili
fughe d'amore
straordinari di "snasaggio"
troppo sole
nostalgia di casa
tanta nostalgia di casa
  Sabato, giorno di pulizie qui da noi, spostiamo un po' di cose da una stanza all'altra. Lo sguardo preoccupato del canide non dà adito a dubbi: "Vorrete mica andare di nuovo in vacanza?!"

(-1; determinazione: buona; umore: solare; sorriso del giorno: il Baldo, in tutto e per tutto!)

lunedì 22 settembre 2014

# 43: di nuovo qui

Caro Diario,
  il sole splende alto e caldo, la stagione è la più bella in assoluto e io son di nuovo qui.
  Ma un po' diversa: bastano due settimane di nuovi orizzonti e profumi per farmi rifiorire.
  Mi sento un'Alina nuova (o ritrovata?) anche se la mia vita è identica a prima. Lo so, lo sento: rappresento un nuovo stadio nella mia evoluzione da Q.Q. a S.Q.!
  In breve te ne racconto le tappe fondamentali.

La partenza.
  Dopo due giorni di preparativi all'ultimo minuto, si parte. 
  Poiché anticipiamo la data di ben quarantotto ore, la stanchezza è ai massimi livelli: il marito, quando è stanco, ha la connessione lasca; la moglie, quando è stanca, è insofferente e perde in fretta la pazienza. Il Baldo segue ogni preparativo col punto interrogativo fisso sopra la testa - e tace.
  Si parte, infine. 
  Pagnottella è ripiena, il Baldo è inquieto (solo dopo due ore di viaggio decide di fare un pisolino), il marito è a pezzi, la strada è lunga. Io ancora non ci credo.
  Travolta dagli eventi, non realizzo di essere altrove e non riesco a pensare. Cioè: faccio tanti piccoli pensieri, ma il cervello è ben poco connesso.

La vacanza.
  Mi accorgo di una cosa bellissima: incomincio a vivere il presente e non più il passato o il futuro. I miei pensieri sono pochi e semplici. Mi godo il momento.
  Mi sento felice. Di piccole cose: il tramonto arancio che s'espande sulle colline e tra i rami frondosi degli alberi, la musica giusta, il Baldo che annusa rapito gli infiniti odori dell'isola, io e il marito nel silenzio dorato, la luna quasi intera e quasi bianca nel cielo azzurro. Il vuoto di pensieri, il pieno di emozioni positive. 
  Talmente felice da commuovermi.

Il ritorno.
  Il pulsante per spegnere il cervello ogni tanto fa cilecca. Mi sveglio al mattino e invento la giornata: un po' di lavoro e un po' di piacere - l'uncinetto e il chiacchierino se piove, perlustrazioni e fotografie se splende il sole. Ho ancora una buona scorta di serenità, ho ancora dei ritmi laschi, ho ancora spazio in testa per crescere nuove idee.
  Tra queste ce n'è una diventata realtà in questi giorni: non è proprio nuova (se non nella forma), ma dopo un riposo di tre o quattro anni, si fa ogni giorno più luminosa. Le vecchie passioni son sempre le più insistenti.

Ogni mattina apro le persiane e incontro questa vista. Il mare in ogni sua sfumatura mi dà il buongiorno: grigio se il cielo è coperto di nuvoloni, blu se soffia forte il vento, azzurro quando il vento cala e nel cielo c'è solo il sole. {Sospiro}

(-8; determinazione: pacata; umore: sereno; sorriso del giorno: più di uno!)
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