Caro Diario,
tu compi sei anni, io quasi quattro decadi in più.
E siamo più giovani che mai.
Inizio a scriverti sicura che basti un anno per riorganizzarmi la vita. In realtà il viaggio dura da molto e ancora non arrivo. Non ho fretta, quando mi fermerò sarà per sempre.
Sono a un buon punto del cammino, uso più buon senso, sono più organizzata, più serena e più libera di prima. Continuo a fare errori e spesso ricado nelle brutte abitudini, ma vado avanti.
Ho un lavoro che mi riempie, soprattutto di nuove scoperte - anche sul piano umano. Mi piace mettere a disposizione quel che so per fare star bene gli altri.
Ho degli affetti sinceri, amicizie ricche e arricchenti, Sul mio cammino incontro persone uniche e speciali, l’equilibrio per la mia solitudine.
Ho i miei interessi, caldi e sicuri, in cui rifugiarmi e sentirmi piena di me. Sono in pace con le mie passioni e loro mi danno tanto.
Ho me stessa, ogni giorno più vera. Mi curo con attenzione, chiedo aiuto a chi ne sa più di me, m’impegno. Sto bene nel corpo e nella mente, sto procedendo bene: mi piace camminare.
Buon compleanno, mio caro Diario.
sabato 24 novembre 2018
mercoledì 7 novembre 2018
Non sono timida
Caro Diario,
non è timidezza.
Al giorno d’oggi, se hai a che fare con la gente e lavori con le persone, certe sfumature è meglio conoscerle.
Non sono timida.
Il giudizio altrui non mi tange.
Non sono insicura.
La mia mente è aperta.
Non mi sento a disagio.
È solo voglia di stare da sola.
Alcune persone si caricano a stare in mezzo alla gente. Io mi scarico.
Mi piace conoscere persone nuove, stare con quelle che stimo, confrontarmi e costruire qualcosa insieme, attaccare bottone con chiunque in qualunque momento.
Poi, però, mi sento come le piante del mio studio: completamente disidratata, con un bisogno incommensurabile di farmi una mega doccia di solitudine.
Non credere che sia timida o insicura o tema d’essere giudicata o mi senta inadeguata, per favore. Sono introversa, sto bene con me stessa, la solitudine mi rigenera. Ce ne sono tante, di persone come me, è meglio che tu lo sappia.
non è timidezza.
Al giorno d’oggi, se hai a che fare con la gente e lavori con le persone, certe sfumature è meglio conoscerle.
Non sono timida.
Il giudizio altrui non mi tange.
Non sono insicura.
La mia mente è aperta.
Non mi sento a disagio.
È solo voglia di stare da sola.
Alcune persone si caricano a stare in mezzo alla gente. Io mi scarico.
Mi piace conoscere persone nuove, stare con quelle che stimo, confrontarmi e costruire qualcosa insieme, attaccare bottone con chiunque in qualunque momento.
Poi, però, mi sento come le piante del mio studio: completamente disidratata, con un bisogno incommensurabile di farmi una mega doccia di solitudine.
Non credere che sia timida o insicura o tema d’essere giudicata o mi senta inadeguata, per favore. Sono introversa, sto bene con me stessa, la solitudine mi rigenera. Ce ne sono tante, di persone come me, è meglio che tu lo sappia.
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