mercoledì 9 agosto 2017

La spensieratezza

Caro Diario,
  luglio finisce senza che me ne accorga.
  Questa estate mi pesa più che mai: zero vacanza, zero riposo, zero spensieratezza.

  In questi 40+ anni sono così poche volte spensierata, da ricordarmi con esattezza ogni singolo episodio. Non sono ricordi, sono pietre preziose e rare.

  O sono io o sono le circostanze o sono entrambe le cose, non so.
  So per certo che senza pensieri (voglio fare di più, voglio essere di più, voglio avere di più) e senza preoccupazioni (perché, quando, come, dove, che cosa, chi) non riesco a stare. 
  È la vita dell'adulto, immagino. Il senso di responsabilità più o meno volente; le regole della società - anche. Ché le regole sono una gran bella cosa: le comprendi, le accetti, le segui e vivi spensieratamente! Se le regole, però, sono matte, la testa si riempie di preoccupazioni, la dispensa di cioccolato e il girovita di ciccia.

  Dico, la spensieratezza...
  Sogno un futuro prossimo di giorni divisi equamente tra adultità (l'essenza dell'essere adulti) e spensieratezza, ore notturne escluse (ma solo perché dormo!).
  Un presente simile sarebbe un'utopia: nel presente devo 1) portare a termine la mia dose di lavoro, 2) obbligarmi a rimanere concentrata sul lavoro, 3) resistere alla tentazione di leggere un libro sdraiata sul divano.
  Ciaopep.

sorrisoa365giorni-spensieratezza

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