martedì 12 gennaio 2016

Un mese di libri, anzi cinque

Caro Diario,
  Da cinque mesi son convinta di leggere poco.
  Agosto, quattro libri. Settembre, tre libri. Ottobre, sei libri. Novembre, due libri. Dicembre, due libri e mezzo. E rimando, rimando, rimando di parlartene.
  Così mi ritrovo con diciassette libri e mezzo da raccontare. Ops. Tieniti forte, cercherò d'essere telegrafica.

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  Gli scoiattoli di Central Park sono tristi dì lunedì di Katherine Pancol
  L'ultimo libro della prima trilogia. Sempre più folle, sempre più romantico. Lei è sprofondata di nuovo nell'insicurezza (ma perché???) e tutto attorno tentano di fiorire grandi amori. Piaciuti tutti e tre i libri; sembrano leggeri, ma il cambiamento, le paure, la morte, le malattie mentali, la pubertà, il malocchio, la violenza, i sensi di colpa, gli amori travagliati non sono leggeri. La leggerezza sta nella penna dell'autrice, non nelle realtà che racconta.

  Cose non noiose per essere superfelici di Mr. Wonderful
  Libro piccolo, breve, da bere in poche sorsate - ma più volte nel tempo, come l'aperitivo del sabato sera con gli amici. Lo lascio sul comodino, perché non si sa mai: la grafica, già da sola, rasserena; quel che c'è scritto fa ragionare. È un balsamo e l'ingrediente segreto è: per essere felice devi volerti bene. Dici poco.

  Il giovane Holden di Jerome David Salinger
  Be', lo amo. È uno dei miei libri preferiti (assieme a Il buio oltre la siepe di Harper Lee e La foresta incantata di Mary Stewart) e ogni volta leggerlo è come rivedere un vecchio amico, ritrovarlo uguale a sempre e scoprirlo diverso. Mi piace lo stile, l'intercalare, quel senso quasi impalpabile di insoddisfazione che mi riporta immediatamente indietro ai miei quindici anni. So anche che faccia ha, Caufield, e sento la sua voce. 
  Uno dei più bei libri mai letti.

  Annibale di Paolo Rumiz
  Ti va bene, ne parlo altrove.

  L'arte delle liste di dominique Loreau
  Ti va bene (2), ne parlo altrove.

  Chocolat, Scarpe rosse e Il giardino delle pesche e delle rose di Joanne Harris
  Odio ripetermi, ma. Ti va bene (3), te ne parlo qualche tempo fa.

  Un messaggio dagli spiriti e Alla deriva di Agatha Christie
  Letti, riletti, straletti. Ma sempre belli. La cosa assurda, con lei, è che spesso (tranne rari casi) mi dimentico chi è l'assassino: non è meraviglioso?

  Detto, fatto di David Allen
  Ti va bene (4), ne parlo altrove.

  Potere alle donne di Riccardo Bucciarelli
  Questo è un libro che non dovrebbe mai mancare in famiglia: in duplice copia, meglio tripla. Fa pensare (troppo) e ragionare sulla natura del rapporto tra uomo e donna. L'autore è uno psicoterapeuta affascinato dalle dinamiche di coppia: tutto quello che avviene nelle coppie è scritto nel nostro DNA.
La Femminilità è la consapevolezza del potere che la donna ha sull'uomo e l'uso consapevole che questa ne fa.
Le donne emancipate non conoscono il loro vero potere, gli uomini abbandonati a se stessi non sanno più da che parte andare: se vogliamo esser felici tutti quanti, donne care, tiriamoci su le maniche e diamoci da fare. La mia prima reazione? Mi arrabbio. La seconda reazione? Concordo con lui, ma sono arrabbiata lo stesso. La terza reazione? La sto aspettando. Credo lo rileggerò, mediterò e te ne parlerò per bene: merita.

  La chiave segreta per l'universo di Lucy e Stephen Hawking
  Carino, davvero carino: un racconto per bambini, con schede scientifiche per conoscere meglio e con facilità il firmamento. Con una morale: siamo figli delle stelle e siamo fatti della stessa materia, la Terra, noi e gli altri abitanti; eppure noi pian piano la stiamo distruggendo. Forse, invece di cercare un nuovo pineta in cui trasferirci, sarebbe meglio proteggere il nostro pianeta: con l'aiuto del buon senso e della buona scienza possiamo farcela.

  Sangue su Roma di Steven Saylor
  Mi piacciono i gialli e mi piacciono i romanzi storici ambientati nell'antichità. Poi trovarmi a tu per tu con Marco Tullio Cicerone da giovane è piuttosto emozionante. Questo libro mi fa venir voglia di rispolverare vecchi libri di scuola e rileggere con occhi nuovi la Pro Sexto Roscio Amerino, l'orazione che, venticinque anni fa, era solo una liceal tortura.

  Firmino di Sam Savage
  Pare sia un caso letterario. Già letto una volta. Inizio a leggerlo e non mi piace - come l'altra volta. Ma, siccome ricordo di averlo finito con gusto, continuo. È un libro strano, inquietante, triste e divertente. Alla fine, però, mi lascia un senso di vuoto: non so se Firmino, il topo letterato, mi piace del tutto.

  Manca il libro mezzo letto, te ne parlerò a lettura ultimata.

(-316; determinazione: puntigliosa; umore: lì per lì; sorriso del giorno: libri!)
  

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