venerdì 31 gennaio 2014

Un mese di libri. Gennaio

Caro Diario,
 questo mese cambio rotta.
 Navigo verso il Giappone e passo qualche giorno in compagnia dei monaci buddhisti del Tempio Komyoji di Tokyo.  Li seguo, basita, durante le lunghe ore che dedicano alle pulizie. Hanno un motivo per ogni tipo di pulizia, hanno pure una tecnica, una filosofia e una tenuta. Si dice - e si sente dire - che un monaco buddhista  raggiunga il nirvana ramazzando sereno. Le pulizie, infatti, si fanno in silenzio e col sorriso sulle labbra, perché sono un esercizio spirituale per purificare l'anima. Non si dice così spesso, invece, dell'altro monaco, quello che ha raggiunto lo stesso nirvana mentre era in bagno. In bagno a fare i suoi bisogni.
 Ho qualche speranza, allora.

Manuale di pulizie di un monaco buddhista di Keisuke Matsumoto

 Un breve viaggio nello spazio e nel tempo mi porta nell'antica Roma imperiale, a seguire da vicino le indagini del senatore Stazio, mio caro e vecchio amico. Lo seguo da quand'è un ragazzo, appena diventato pater familias e già capace di risolvere misteri. Ogni volta che vado a trovarlo, mi chiedo come possa sopportare Castore, il suo segretario, truffatore e attore nato. Ah, senatore, ci vediamo quando torni da Ischia.

Parce sepulto di Danila Comastri Montanari

 Rimango a Roma, ma ai giorni nostri. Mi lascio prendere dal gioco dei dieci minuti di Chiara, abbandonata dalla casa, dal marito e dal lavoro. Per dieci minuti al giorno, per un mese intero, impara a conoscersi e costruisce pian piano le fondamenta della sua nuova vita. Questo libro mi entra dentro, penso a lui quando non l'ho tra le mani, mi riempio delle sue parole ed emozioni quando finalmente lo leggo. Finisce troppo in fretta, di sicuro lo rileggerò presto e finirà sullo scaffale dei miei libri culto.

Per dieci minuti di Chiara Gamberale

 Ultimo viaggio, non ancora ultimato: le vele si dirigono in India e poi in America, seguendo il profumo delle spezie. E' uno shock leggere questa prosa così densa, senza respiro e priva di una vera punteggiatura. Mi è difficile leggere le sue pagine, una dopo l'altra, la sera prima d'addormentarmi. Mi chiedo quale sia la magia, quale sia la bellezza. Probabilmente, penso, non è il libro giusto per superare il vuoto di Chiara, troppo diverso. Poi, all'improvviso - precisamente da pagina 130 - incomincio a interessarmi alla storia, per almeno una quindicina di altre pagine.  Poi si vedrà.

La maga delle spezie di Chitra Banerjee Divakaruni

(giorno 0; determinazione: tenace; umore: mica tanto allegro; sorriso del giorno: essere ancora a pagina 145)

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