mercoledì 10 ottobre 2018

Nel dubbio, rileggo

Caro Diario,
  sono in missione per conto di me stessa.

  Stufa di raccontarti le mie letture mensili, oggi desidero darti motivo d’esser fiero di me: non compro un libro (di piacere) dall’inizio dell’estate.
  Tutto inizia con una sfida lanciata nel mondo virtuale e raccolta in quello reale. Prometto di non acquistare libri nuovi finché non finisco di leggere quelli vecchi. Che poi vecchi non sono: alcuni sono intonsi, altri letti solo una volta e dimenticati per sempre, certi quasi invisibili.

  Buttare via i libri è peccato, credo da sempre e ancora adesso. Per questo i libri dis-piaciuti sono su uno scaffale apposito in libreria con le pagine rivolte all’esterno, come per scomparire. Finché un giorno decido di scardinare le mie abitudini pur assecondando le mie convinzioni: ho bisogno di alleggerire il (mio) mondo. Svuoto la libreria e passo in rassegna ogni volume per dividerli in tre grandi gruppi: “ten giò i man”, “barlesc” e “boh?”.

  I primi, quelli da non toccare perché contribuiscono alla mia struttura vitale, ci sono ancora tutti, ben allineati coi loro dorsi appariscenti.
  I secondi sono al Libraccio e, magari, già in mano a qualcuno che sappia apprezzarli più di me.
  I terzi rimangono per mesi in posizione supina sull’ultimo scaffale della libreria in attesa di giudizio.

  Con loro prende forma la mia sfida: non acquisterò nemmeno un solo brano di un nuovo libro, finché non li avrò letti tutti!  E così è: mi fanno compagnia per tutta l’estate e anche per l’autunno appena iniziato.

  Letti sette su diciannove: ne elimino due, gli altri li riscopro con piacere, uno devo ancora decidere se lo voglio nella squadra (se va avanti così, dubito).

sorrisoa365giorni libri da rileggere

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