mercoledì 8 agosto 2018

Preferisci mentire

Caro Diario,
  come stai?
  Domanda innocua, curiosa, partecipativa – in apparenza. Insidiosa, in realtà.

  Se stai bene e dici il vero, parte un vfncl travestito da “beatateee”.
  “Come stai?”
  “Ma sì, dai, è un buon periodo. Sto bene.”
  “Beatateee. Te lo meriti propriooo. Io invece soffro le pene dell’inferno.”
  “Oh, mi dispiace! Come mai?”
  “No, guarda, preferisco non dirtelo. Non voglio annoiarti coi miei problemi. Però sono contenta per teee.”
  Sì, sì.

  Se non stai bene e dici il vero, inizia la gara delle disgrazie.
  “Come stai?”
  “Insomma, non è un buon periodo. Non sto molto bene.”
  “Ah, guarda, nemmeno io. Sto malissimo. Ma che cos’hai?”
  “Non riesco più a dormire la notte. Ormai da quattro-cinque mesi.”
  “Non dirlo a me! È un paio d’anni che di notte continuo a girarmi e rigirarmi nel letto.”
  “Le ho provate tutte, ma ancora non ho risolto.”
  “Io di più! Ho chiesto al dottore, che mi ha dato dei farmaci. Ma su di me non funzionano.”
  “Il problema, poi, è di giorno: mi sento come ubriaca, fatico a connettere.”
  “Come ti capisco! L’altro giorno per poco non facevo un incidente perché continuavo a sbadigliare mentre guidavo.”
  Avanti così, verso l’infinito e oltre.

  Perciò preferisci mentire.
  “Come stai?”
  “Tutto nella norma, grazie.”
  “Ah…”

  Non dire mai qual è la norma, fa’ scegliere: bene, male, così così, boh? – lascia fare.
  L’importante è non cadere nella trappola.

sorrisoa365giorni-tutto-nella-norma

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