mercoledì 14 gennaio 2015

#7: sonno

Caro Diario, 
  non riesco più a riposarmi.
  Mi prendo le vacanze invernali - la prima volta dopo secoli - e penso al lavoro. La seconda settimana, invece di fingere d'essere sorda, ascolto quella vocina petulante e cedo: ricomincio a lavorare. Mmm.
  Quest'ultimo fine settimana inizia con insonnia da troppe informazioni: la sera, invece di gustarmi un bel film rilassante, preferisco studiare e così mi addentro in argomenti ostici come un esploratore in una giungla irta di pericoli. Risultato: sovraccarico d'informazioni e valvola di ventilazione a pieno regime. Che fa rumore e mi tiene sveglia. Tutta notte. Ahhh!
  Questa notte, invece, il mio terzo livello d'inconscio è soddisfatto: finalmente dormo beata e sogno. Peccato: a un certo punto nel sogno mi capita di essere testimone di un omicidio (!) e, mentre arretro all'incedere dell'assassino (che sa che io so che lui sa), ho giusto il tempo di sussurrare "aiuto"... e mi sveglio. Alle 04.16 del mattino. Un silenzio infinito, interrotto solo dal russare del Baldo e dal rumore sordo delle mie testate sul muro.
  Morale: mi sveglio alzo dal letto con più sonno di quanto ne avevo prima di addormentarmi. Rimango imbambolata per buona parte della giornata e, anche quando posso concedermi un mini riposino, sto sveglia come un grillo. A ripetere: "Che sonno".
  Argh.

Marta Fromme

(-17; determinazione: obnubilata; umore: soporoso; sorriso del giorno: zzz zzz zzz)


 

2 commenti:

  1. L'unico rimedio è costringersi ad una pausa, soprattutto alla sera prima di dormire!

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    1. Hai ragione, Lallabel. Solitamente lo faccio, ma quando ho un progetto in testa, quello non la smette di parlare, parlare, parlare, pormi domande, cercare risposte, incitarmi a fare, risolvere, pensare. Argh.

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