sabato 20 luglio 2013

Il punto tre

Caro Diario,
 è sabato mattina e me la godo.
 Forse non dovrei ammetterlo così brutalmente, ma il fatto è questo: è sabato mattina e il mio unico impegno improrogabile è dal dottore tra un paio d'ore. Decido, quindi, di occupare questo tempo prezioso per me.
 Salgo nella stanza jolly, sventolo il telo mare azzurro, lo lascio cadere sul tappeto, appiano le grinze. Scelgo dal portacidì la musica giusta, apro il lettore, inserisco il disco e la voce degli Eagles ammorbidisce l'atmosfera. Alzo il volume, perché le scimmie urlatrici sono già all'opera e potrebbero incrinare questo delicato equilibrio. Bene. Mi do da fare.
 A fare che? A rassodarmi. Ti ricordi del punto tre di settimana scorsa? Ecco, proprio quello. Mi sto dando da fare per rassodarmi. 

1. Al mattino, ogni mattino, mi concedo quindici minuti di ginnastica mirata: 
  • ancora slasagnata nel letto venti addominali (di quelli che devi gonfiare la pancia quando inspiri e ritirare l'ombelico sul fondo al termine dell'espirazione)
  • poi scosto le lenzuola, butto giù le gambe (sbadiglio) e da seduta venti ganci per le braccia (insomma, tiro cazzotti all'aria di fronte a me, alterno le braccia e mentre piego il braccio verso il petto, tiro col muscolo: ottimo antivela)
  • quindi mi alzo, a gambe leggermente divaricate e flesse venti torsioni del busto e venti piegamenti laterali
  • e venti squat (i miei preferiti: tanto sciocchi, quanto dolorosi)
2. Alla sera, prima di cena, rincaro la dose scegliendo tra due alternative:
  • trenta minuti di step in contemplazione delle ire di Gordon Ramsey (utilizzando l'aggeggio malefico, troppo a lungo rimasto impolverato)
  • un'oretta di ginnastica dolce al ritmo di musica: tre esercizi per le gambe, tre per i glutei, crunch per gli addominali, flessioni soft, esercizi per le braccia con gli elastici, un po' di stretching
 Be', certo, non tutte le sere riesco a star dietro a questo programmino, può capitare che stia ancora lavorando, o che sia fuori casa, oppure che me ne dimentichi (o finga di dimenticarmene). Insomma normale amministrazione. 
 Ma la costanza del mattino ripaga: giorno dopo giorno sento i muscoli affiorare da uno strato di gelatina persistente. Il viaggio sarà lungo, ma so che raggiungerò la mia meta. Allora, commossa come un naufrago sballottato dalle onde in tempesta, urlerò con voce rotta dall'emozione "terra!", ops... "muscoli!"

(-168; determinazione: allegra; umore: roseo; obiettivo: rassodarmi; risultato: wip)

4 commenti:

  1. Troppo forte il tuo programma !! :D
    Sei simpaticissima , mi rivedo molto in quello che si scrivi .
    Buona Giornata, bacii

    RispondiElimina
  2. Scoprire l'esistenza di muscoli ormai dimenticati è sempre un'emozione!!!
    Ciao
    Buona Giornata!!!

    RispondiElimina

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