la parola magica di oggi è piegare.
Piegare, ritirare e sbuffare: tre parole magiche. Peccato che la magia finisca qui.
Ogni superficie del piano di sopra è ricoperta da strati di vestiti, depositati nel giro di una settimana di black out. Accipicchia. Se vogliamo sopravvivere, dobbiamo darci da fare.
Mi viene il nervoso: il marito in poco tempo sistema tutti i suoi averi (lavoro, tempo libero, sport), io invece ne sono sommersa. Odio all'ennesima potenza fare tutto ciò!
Nei giorni normali la prassi è la seguente:
- entro in lavanderia per appendere sullo stendino i panni appena lavati
- libero lo stendino dai panni asciutti e li piego seduta stante
- stendo i panni bagnati
- porto nella stanza guardaroba le pile di panni lavasciugapiegati e le appoggio momentaneamente sulla poltrona
- giro le spalle e mi accingo a fare cose più interessanti
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Piango? Piango! |
Quindi oggi, controvoglia e niente affatto felice, mi tocca. Ma, sia ben chiaro, questa settimana stacco la spina della lavatrice.
(-321; determinazione: così così; umore: violino; obiettivo: piegare e ritirare i panni; risultato: vabbè...)
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