lunedì 22 luglio 2013

Trentatreesima settimana

Caro Diario,
 sono in preda a uno sconforto infinito.
 Vestiti piegati, ritirati e appesi: celo (ma solo a metà: il marito s'ammutina). Vestiti in attesa d'essere lavati: celo. Ordine generale nelle camere: manca.
 Sigh e sob. Ovunque mi volti, vedo cumuli di roba da sistemare. Quel che mi sconforta è che solo il 10% di tutto ciò ha un posto sicuro e tutto suo dove andare, il resto è allo sbando. Piccolo esempio? Nello studio i cavi elettrici, il materiale da laboratorio didattico (gesso, acquerelli, colori acrilici, carta papiro, lamine di metallo, strumenti da disegno e da scavo archeologico), qualche fotocopia e altre amorevoli cianfrusaglie orbitano confuse attorno al grande tavolo. Non è colpa loro, e non del tutto mia: sono in attesa della Grande Illuminazione. 
 La Grande Illuminazione mi mostrerà con chiarezza come organizzare tutto quanto, assegnando un posto preciso a ciascun oggetto. Amen.
 Aspetta e spera. Ma non aspettare troppo, la data della lunga festa con parenti e amici in giardino si avvicina inesorabilmente, ormai manca meno di un mese. E io mi chiedo: come farò a organizzare-sistemare-pulire-abbellire casa nei ritagli di tempo di così poco tempo?
 Devo svegliarmi un'ora prima? Devo approntare un programma d'attacco speciale? Devo issare bandiera bianca e chiamare un esercito di professionisti? Bah.
 Ergo, Nuovo Piano D'Attacco (del Punto Della Situazione non voglio nemmeno parlare):
 

(-166; determinazione: gagliarda; umore: giallo sole; obiettivo: nuovo piano d'attacco; risultato: ottenuto)

4 commenti:

  1. Non posso commentare sempre allo stesso modo, ma tant'è.. sembriamo uguali! Anche nei cavi elettrici!

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    1. I cavi elettrici... Ho provato a infilarli nei cilindri di cartone, ma loro si ribellano! Ho minacciato di venderli al mercatino dell'usato. Tregua momentanea.

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  2. So che vincerai Ale e che troverai la Grande Illuminazione! Io ti consiglio, oltre a decicare 30 minuti al giorno per sistemare, di decicare 15 minuti al giorno di sogni ad occhi aperti. Io faccio così molto spesso. Entro nella stanza e inizio a guardare ogni angolo, non dico nulla, non scrivo nulla, prendo appunti mentali inizio a pensare a cosa c'è che non va e inizio a pensare a come migliorare. Il più delle volte non succede nulla ma poi la grande ispirazione arriva (e tra l'altro cambia in continuo... ma il bello è questo). E' una questione di applicazione: esercitare la propria mente a scovare idee e provarle (sempre mentalmente) così da capire se sono giuste. Ovviamente ti devo anche svelare il lato negativo: quando mio marito mi coglie in questi momenti "privati" ovviamente mi fissa con un misto di terrore e pena e poi dice "no" semplicemnete "no"...ma poi indovina chi vince, il più delle volte? Forza!!!!!
    Un abbraccio
    vale

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    1. Ahimè, i sogni a occhi aperti sono una mia specialità (fin da fanciulla)! Prima di agire medito, rumino idee, immagino il possibile futuro. Il marito m'ha sorpreso più volte appollaiata sulla scala a scrutare un punto indefinito dello studio, le sopracciglia aggrottate, l'occhio vitreo e un silenzioso borbottio di sottofondo. Ma la roba è ancora lì... Diciamo che son più brava ad applicarmi con la mente che con le mani ;-)

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