la sveglia persiste e io
obbedisco, seppur immensamente controvoglia. Il mio problema? Vado a letto troppo
tardi, tipo cinque o quattro ore prima del trillo petulante della sveglia. Ovvio
che il mio smalto al mattino sia un poco opaco.
Ma è un cane che si morde
la coda: la sera m’addormento inaspettatamente sul divano davanti alla televisione
(vigliacca); mi sveglio tutta anchilosata alle prime ore del mattino, quando il
volume della vigliacca è in modalità discoteca, e raggiungo a fatica il letto, dove
rimango con gli occhi aperti ad aspettare un Morfeo distratto.
Poi suona la
sveglia - la mia nuova sana abitudine – e passo il resto della giornata
imbambolata. Per fortuna lo stress mi mantiene vigile quanto occorre, finché dopo
cena, sul divano, mi rilasso. Pure troppo.
Dunque, nuova sana abitudine: allo scoccare delle 23.00 tutti a nanna! In ogni caso e in ogni situazione (mannaggia, domani sera c’è Closer in seconda serata! Non riuscirò a vedere i miei soliti quindici minuti prima di crollare).
La inserisco subito nel programma settimanale:
Per
l'occasione istituisco anche un nuovo rito propiziatorio: una calda
tazza di tisana rilassant da sorbire lentamente sotto le coperte, mentre
leggo qualche pagina di Agatha Christie.
Ops, è quasi ora: buona notte!
(-361; determinazione: alta; umore: uggioso; obiettivo: andare a letto presto; risultato: in divenire)
(-361; determinazione: alta; umore: uggioso; obiettivo: andare a letto presto; risultato: in divenire)
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