mercoledì 23 gennaio 2019

Daje

Caro Diario,
  “finché c’è vita, c’è speranza” dicono.
 
  Lo dico anch’io, mentre il freddo, il buio, la pioggia, la neve, il vento e la dermatologa mi mettono i classici bastoni tra le ruote le gambe.

  La brutta stagione mi ruba il piacere di camminare lungo il lago al mattino, nel silenzio (zero folla), nella pace (zero traffico), in un quadro vivo e illuminato dal sole.
  Dopo un anno di ragionamenti, trovo la soluzione: mi alleno nei boschi in pausa pranzo, nel silenzio (zero folla), nella pace (zero traffico), in un racconto fantasy popolato da folletti.

  La mia nuova (sottolineo nuova) pelle ultra delicata mi ruba anche questo piacere. La dermatologa elenca una serie di divieti: no sole, no freddo, no vento, no boschi, no acqua (immagino valga anche per il sudore). Accipicchia, sono spacciata.

  Sto meditando di prendere un tapis roulant: non sarà meraviglioso come ammirare l’aurora sul lago o riconoscere gli alberi, ma almeno cammino.
  Perché di una cosa sono certa: voglio allenarmi e non demorderò. Eccheccavolo.

sorrisoa365giorni daje

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