Caro Diario,
non puoi immaginare quanto sia bello camminare!
Questa estate rivoluziono i miei ritmi: mi alzo presto, mangio leggera, sorrido appena sveglia, lavoro meglio e di più.
Indosso tuta e scarpe, afferro un pezzo di cioccolato e la bottiglietta d’acqua, il telefono e le chiavi della macchina. Scendo sul lungolago, imposto cronometro e contapassi (nel telefono) e mi alleno.
Che pace. Cammino al mattino, all’alba e ogni aurora è diversa dall’altra. Giorno dopo giorno riconosco i rumori, i passi, i volti, le voci, i versi degli uccelli, la forza del vento dal tintinnio delle barche. Dopo un po’ che cammino il respiro si regola, diventa profondo e leggero: è questo il momento che amo di più. Mi sembra di galleggiare nell’aria, dal centro di me stessa vedo il mondo e mi sento bene.
Poi arriva novembre, carico di impegni e di stanchezza, e mi fermo. Non riesco più ad allenarmi, se chiudo gli occhi e rievoco quelle sensazioni, mi sento ancora bene.
L’inverno porta piogge, freddo, neve, raffreddori e influenze. Il mio pensiero è sempre sul lungolago; acquisto pantaloni e calze più lunghi, una giacca imbottita, riprendo guanti, fascia e scaldacollo in pile: io mi preparo, ogni giorno di sole è il giorno giusto.
Ti capisco in pieno! È come se mi avessi letto dentro!
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