Caro Diario,
non c'è limite alle scoperte.
Questa primavera scopro i fiori, i fiori che mi piacciono. Non capisco nulla di flora e se qualcuno mi elenca nomi in latino di piante, i miei occhi si appannano e le orecchie ronzano - probabilmente sbadiglio pure. Non che i nomi in italiano mi dicano molto di più: finora distinguo i fiori per grandezza e colore, nulla di più.
Però il giardino è troppo verde e il cortile troppo grigio, quindi procedo con tentativi: violette, viole mammole, petunie, begonie, gerbere, margheritine nei vasi sui davanzali, dalie, rose a cespuglio, rose rampicanti, ortensie nelle aiuole. Tutte più o meno ancora vive - alcune godono addirittura di ottima salute.
E scopro che:
- mi piacciono le margherite e le gerbere per la loro schietta semplicità
- mi innamoro delle begonie per la loro eleganza pudica
- mi innamoro delle dalie per i loro petali spettacolari
- mi appassionano le rose rosa, talmente delicate da sembrare di porcellana e dai colori cangianti a seconda del clima
- adoro le ortensie di ogni forma e di ogni colore (e ne vedo davvero di tante forme e di tanti colori diversi)
Al mattino apro le persiane e innaffio le piante sui davanzali, apro la porta sul cortile e accarezzo le rose, esco in giardino e ammiro i nuovi fiori, conto i nuovi boccioli.
Che pace, che bellezza, che stupore.
(-163; determinazione: dolce; umore: sereno; sorriso del giorno: fiori!)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.