Caro Diario,
i sogni a occhi aperti si avverano?
È metà mattina, la mia pressione continua a gironzolare dalle parti dei polpacci, ho sete. Bevo molta acqua questa settimana, per il timore di una disidratazione e di un nuovo colpo di calore. Ma nella pausa ristoro di metà mattina ci sta bene un succo di frutta con tre cubetti di ghiaccio.
Lo sorseggio all'ombra del patio, con calma lenta e riflessiva. La pelle assorbe la frescura dell'aria e ne indovina la provenienza. Poi, sfidando la sorte, mi siedo sul prato in pieno sole, e improvvisa mi assale una voglia potente e prepotente. È la voglia di mare.
Alzarmi la mattina, aprire le persiane e godere la vista delle sue onde. Far colazione con lui, scendere in paese, fare il pieno di profumi marini (i tendoni abbrustoliti dei negozi, il pane caldo e fragrante, il pesce sdraiato in pescheria, i vicoli segnati dai cani, l'aria salata, la sabbia bagnata), togliermi i sandali e immergere i piedi nell'acqua e camminare. Finché mi vien fame ed è ora di pranzo. Torno a casa, apparecchio in balcone, apro il libro: uno sgardo alla pagina e uno al mare. Poi un placido sonnellino, fino all'ora della merenda. Un poco di focaccia, la borsa al volo e fuori, di nuovo, a passeggiare e lanciare languidi sguardi alle vetrine. poi decidere dove cenare, cambiarmi d'abito e farmi bella per una serata piena di sapori, rumori, colori, risate e chiar di luna. Un ultimo sguardo alle onde del mare e poi chiudere gli occhi e aprire un sorriso.
Buona notte, a domani.
(-4; determinazione: sospirosa; umore: marino; sorriso del giorno: sogni a occhi aperti)
Buona notte, a domani.
(-4; determinazione: sospirosa; umore: marino; sorriso del giorno: sogni a occhi aperti)
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