Caro Diario,
luglio, questo mese bollente e implacabile, si raffredda e finisce.
Le mie letture sono lente, poi s'impennano e quasi s'inceppano. Il motore fa capricci, forse il carburante non è quello giusto. O forse sì...
In ogni caso, eccole qui, le mie disordinate letture.
Viaggio in Mediterraneo di Giorgio Daidola
Leggerlo è stato un viaggio interminabile, durato un mese intero. Mi aspettavo un'avventura da fiato sospeso, angoli segreti svelati, bellezze mozzafiato... Nada. Ma, poiché non mi do per vinta, giungo fino all'ultima riga. Talmente impegnativo, che ti rimando altrove per scoprire cosa ne penso.
Facciamo ordine di Sabrina Toscani
Entusiasmante: lo leggo ben due volte, lo sottolineo, lo riassumo e ne parlo copiosamente. È il primo libro italiano di organizzazione personale scritto da una professionista dell'organizzazione. Spiega come migliorare la nostra vita senza formule magiche o metodi estremi, ma semplicemente ascoltando se stessi e le proprie esigenze, in ogni fase della vita.
Il club delle ricette segrete di Andrea Israel & Nancy Garfinkel
Mi ci voleva, per prendere una pausa e immergermi nelle vite degli altri. È un libro epistolare: due amiche si scambiano lettere, sentimenti e ricette da quando son bambine finché diventano donne. Poi un'incomprensione generata da un segreto ben nascosto rovina tutto, le loro vite si allontanano e l'incomprensione s'inasprisce. Mi piacciono i romanzi culinari: i fatti della vita e le emozioni si intersecano con la preparazione di pietanze particolari; i gesti e il sapore si trasformano in ricordi e quel piatto diventa un eterno déjà vu.
Le Relazioni Culinarie di Andreas Staikos
Ricordo con esattezza il momento in cui scelgo di leggere questo libro. Ricordo la libreria, lo scaffale, l'illuminazione, il mio umore. Ricordo d'essere incuriosita e poi soddisfatta. Torno a casa col mio acquisto e lo leggo alla luce della finestra, mi lascio trasportare dalle parole e viaggio verso il caldo della Grecia, esattamente nel condominio in cui si svolge la storia. Una storia di amore, passione, desiderio e golosità, condita dai profumi e dai gusti della cucina greca. Bello, bellissimo - ironico, arguto, un vero tuffo nella Grecia di poco fa.
Dolce come il cioccolato di Laura Esquivel
Secondo me un capolavoro. Rapisce tutti i sensi e fa venir l'acquolina in bocca e ti fa credere che, davvero, la cucina è una magia. La storia è ambientata nel Messico del primo Novecento, quando le tradizioni familiari possono ancora rovinare la vita di una povera fanciulla. È la storia di tre sorelle diversissime tra loro, una madre-padrona, tre uomini che amano intensamente, una cucina e le depositarie dei suoi segreti. Ogni ricetta è legata a un momento particolare, a un evento sorprendente, e i cibi preparati da Tita, la protagonista, hanno effetti collaterali quasi magici, che rivoluzionano l'assetto familiare così come i villistas di Pancho Villa rivoluzionano la storia del Messico. Ho un debole per Gertrudis, la sorella di mezzo diventata soldatessa a capo di un drappello di rivoluzionari.
L'isola sotto il mare di Isabel Allende
Mai letto un libro della Allende: so che è brava e piace, ma non mi attira. Però è da un po' che questo libro mi guarda dallo scaffale della libreria e mi dice: "provami, sfogliami, dai... magari ti piaccio". Lo prendo e inizio a leggerlo: è vero, scrive proprio bene. Eppure mi fermo dopo un centinaio di pagine e non riesco più ad andare avanti. La storia è interessante, ambientata nell'isola di Haiti di fine Settecento, tra schiavi africani deportati e nobili europei esiliati (volontariamente, loro) nelle piantagioni di canna da zucchero. Tutto affascinante, scrittura che cattura, ma non è quel che cerco ora - a quanto pare. Ti rimetterò sullo scaffale, libro, e ti riprenderò quando sarà giunto il momento giusto. Prometto.
(-28; determinazione: stanca; umore: marino; sorriso del giorno: leggere, leggere, leggere!)
Dolce come il cioccolato di Laura Esquivel
Secondo me un capolavoro. Rapisce tutti i sensi e fa venir l'acquolina in bocca e ti fa credere che, davvero, la cucina è una magia. La storia è ambientata nel Messico del primo Novecento, quando le tradizioni familiari possono ancora rovinare la vita di una povera fanciulla. È la storia di tre sorelle diversissime tra loro, una madre-padrona, tre uomini che amano intensamente, una cucina e le depositarie dei suoi segreti. Ogni ricetta è legata a un momento particolare, a un evento sorprendente, e i cibi preparati da Tita, la protagonista, hanno effetti collaterali quasi magici, che rivoluzionano l'assetto familiare così come i villistas di Pancho Villa rivoluzionano la storia del Messico. Ho un debole per Gertrudis, la sorella di mezzo diventata soldatessa a capo di un drappello di rivoluzionari.
L'isola sotto il mare di Isabel Allende
Mai letto un libro della Allende: so che è brava e piace, ma non mi attira. Però è da un po' che questo libro mi guarda dallo scaffale della libreria e mi dice: "provami, sfogliami, dai... magari ti piaccio". Lo prendo e inizio a leggerlo: è vero, scrive proprio bene. Eppure mi fermo dopo un centinaio di pagine e non riesco più ad andare avanti. La storia è interessante, ambientata nell'isola di Haiti di fine Settecento, tra schiavi africani deportati e nobili europei esiliati (volontariamente, loro) nelle piantagioni di canna da zucchero. Tutto affascinante, scrittura che cattura, ma non è quel che cerco ora - a quanto pare. Ti rimetterò sullo scaffale, libro, e ti riprenderò quando sarà giunto il momento giusto. Prometto.
(-28; determinazione: stanca; umore: marino; sorriso del giorno: leggere, leggere, leggere!)
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