Caro Diario,
era ora!
In questi giorni dovrei dirlo per tante cose, ma oggi in particolare per la lavanderia: finalmente è di nuovo una lavanderia!
Poveretta, lei ci ha sofferto tanto a non essere se stessa: fare la discarica di casa, proprio, non le piaceva. E ora risplende in tutta la sua contentezza!
La sua storia è lunga e travagliata - come quella di ogni stanza in questa casa.
Poveretta, lei ci ha sofferto tanto a non essere se stessa: fare la discarica di casa, proprio, non le piaceva. E ora risplende in tutta la sua contentezza!
La sua storia è lunga e travagliata - come quella di ogni stanza in questa casa.
All'inizio la lavanderia non c'é: al suo posto un grosso buco con vista sul giardino e sulle travi di ramoscelli di legno, appoggiato sulla volta pericolante del cassero. Il cassero, nel giro di un anno, diventa il mio studio e il buco... be', il buco rimane tale per molti anni ancora.
Ma nei miei pensieri la lavanderia c'è: accanto al bagno, con un accesso comodo e indipendente. Una sfida: in un rettangolo di quattro metri per tre deve starci lei, il bagno con vasca e due lavabi, tre porte e una portafinestra. Il marito prende le misure e io progetto.
Il primo progetto è molto ingenuo e non mi soddisfa affatto: divido il rettangolo in due verticalmente (lungo l'asse ovest-est), la prima cosa che si vede entrando è la porta della lavanderia, poi si volta a destra e ci si ritrova in un bagno un po' impiccato e dotato di sola finestra. Non va.
Quando finalmente mettiamo mano al buco per trasformarlo in una parte di casa, ho un'illuminazione: il marito prende di nuovo le misure e io progetto di nuovo.
Il secondo progetto è perfetto: divido il rettangolo in due orizzontalmente (lungo l'asse nord-sud), quando si entra si vede la porta finestra del bagno, i sanitari sono nascosti e sembra una camera; a destra c'è l'ingresso della lavanderia e a sinistra un armadio a muro - il bonus!
Dopo aver deciso dove, dobbiamo decidere come sarà: mobili su tre lati, su due o solo su uno? Elettrodomestici a colonna o in piano? Con o senza lavandino? Mobili chiusi o scaffalature aperte?
Qualche giro in internet e sulle riviste d'arredamento risolvono ogni dubbio: su un giornale vedo una cabina armadio lunga e stretta con una fila di armadi bianchi chiusi da ante scorrevoli solo su un lato. Bella e ispirante! A questa soluzione aggiungo qualche dettaglio... et voilà!
Ecco la nostra lavanderia: lunga 190 cm, larga 120 cm, la lavatrice (in futuro sostituita da una lavasciuga) e un lavabo rotondo sul fondo, una sfilata di mobili e pensili bianchi sulla parete affianco, il calorifero e ganci vari sulla parete di fronte. Tutto bianco, tranne la parete di fondo: fucsia! Una delle mie "regole" di casa, infatti, è: bianco per gli ambienti principali (eventualmente una parete di colori tranquilli) e colori energizzanti per gli ambienti di servizio.
Ti aspettavi il resoconto dell'organizzazione, mio caro Diario? Lo so, ma come ogni cosa, bisogna iniziare dall'inizio e non dal fondo. Porta pazienza, te ne parlerò la prossima volta!
Giurin giurello.
(-2; determinazione: resistente; umore: ottimo; sorriso del giorno: la lavanderia c'è!)
brava! spero che anche la mia lavanderia diventi degna del suo nome entro ...agosto? mi pare un traguardo possibile da raggiungere!
RispondiEliminaAgosto è un buon traguardo :-)
Elimina