Caro Diario,
non crederai mica che abbia smesso di leggere, vero?
Leggere è la mia occupazione principale: leggo per diletto, per lavoro, per curiosità, per migliorarmi. Leggo mentre mangio, dormo (è capitato), mentre viaggio, canto e vado a spasso. Quando riesco leggo al bar, con una teiera fumante e una tazza mezza piena sul tavolino, attorno gente che va e viene, e un paio di lacrime o una risata che mi escon spontanee. Una volta riuscivo a leggere anche in pullman e in macchina, ora ho seri problemi.
Leggo tanto e sempre, con ogni condizione climatica e di luce, ovunque - nonostante la vista inizi a far capricci.
Così anche gli scorsi due mesi continuo a leggere, senza ordine apparente, secondo l'aire del momento. Inizio con libri gialli, passo attraverso dei manuali, approdo su due romanzi al femminile. Non so mai come inizio, né come finisco. È un viaggio nell'ignoto, seguo l'istinto, il prestito e la polvere sugli scaffali.
Il talismano della Villette di Claude Izner
Credo sia l'ultimo libro pubblicato in Italia, di sicuro è l'ultimo letto. È faticoso staccarsi dalla vita e dalle peripezie dei protagonisti, dopo averli seguiti per cinque libri. Poi mi sento un po' orfana, con un senso di vuoto che mi segue finché non mi curo con un altro libro - ma deve essere all'altezza e farmi dimenticare i primi, altrimenti non vale!
Il re della neve e Morte di un marito di Kerry Greenwood
Credo di aver trovato la cura giusta: questi due gialli sono strepitosi! Cambio secolo e continente: mi ritrovo nella Melbourne degli anni Venti assieme a un'affascinante lady inglese dal caschetto nero e il cervello rapido. Mi piace! Si chiama Phryne Fisher ed è spregiudicata, irrefrenabile, dalle mille e una risorsa, imprevedibile e appassionata: mi cattura fin dalle prime battute. L'autrice è sapiente e oltre a questi primi due, scrive un'intera serie di circa venti romanzi. Purtroppo in Italia ne son pubblicati solo tre (incomprensibile - devo andare a caccia del terzo, Il treno per la campagna), ma è andata in onda la serie televisiva Miss Fisher - Delitti e misteri. Ne avevo intravisto un episodio e, ripensandoci, mi sembra fedele.
C'è un cadavere in biblioteca, Il caso del dolce di Natale e Alla deriva di Agatha Christie
Così sono rimasta orfana di nuovo. Per fortuna c'è zia Agatha che sa sempre come consolarmi! Continuo a leggere le avventure di Miss Marple - almeno quelle che ho in casa -, poi passo a una raccolta nataliza e infine ritorno su un caso di Poirot: non perdo le speranze di avere tutta la serie di Miss Marple e di seguirne la sua storia e l'evoluzione della vita nella campagna inglese dal primo romanzo all'ultimo. Per esempio, non ricordo in quale Miss Marple decide di ospitare in casa l'intera famiglia della sua nuova (e ultima) cameriera...
L'italiano di Beppe Severgnini
Quando leggo un libro di Beppe Severgnini, mi ritrovo a ridere sommessamente sotto le coperte: il suo umorismo è irresistibile, ma rischio di svegliare il marito! Ogni tanto rileggo questo libro per apprezzarne l'ironia, ma soprattutto per rinfrescare il "galateo scrittorio". Lettura utilissima, oltre che spassosa.
Il magico potere del riordino di Marie Kondo
Regalato a fine dicembre e terminato nel giro di poche ore. È il libro giapponese del momento, assieme al Kakebo: tutti lo vogliono, tutti ne parlano. Quel che penso del libro l'ho scritto su Paroladordine: trovo interessante l'approccio scintoista al benessere della casa, della persona e della vita in generale, ma difficile applicarlo alla mia situazione di ex QQ in via di riorganizzazione.
4 ore alla settimana di Timothy Ferriss
Invece questo libro mi ha letteralmente illuminata: in un periodo in cui cerco risposte diverse alle solite domande, arriva con una soluzione semplice e ragionata su come organizzarsi per vivere la vita qui e adesso, senza rinunce né perdite lungo la strada. Questo sì che può aiutarmi a diventare una SQ! Ne parlo su Paroladordine con grande entusiasmo.
Premiata Ditta Sorelle Ficcadenti di Andrea Vitali
Mai letto nulla di Andrea Vitali prima d'ora. Una piacevole sorpresa! I caratteri dei protagonisti sono come modellati nella creta e poi dipinti a tinte forti. L'uso del dialetto rafforza l'atmosfera e tutta la trama mi tiene col fiato sospeso - e col sorriso sulle labbra -, ma il finale... be', il finale mi lascia un po' insoddisfatta. Ma questo non mi ferma: leggerò presto altri suoi romanzi.
I love shopping a Hollywood di Sophie Kinsella
Becky Bloomwood la odio e la amo. La seguo fin da quando viveva con la sua amica Susan a Londra, mi arrabbio e rido come una matta per le follie che compie, faccio la conoscenza con i suoi genitori e i vicini, l'amica e i suoi cugini, il futuro marito, la rivale che la perseguita negli anni, l'amico stilista, la sorellastra, la suocera e la figlia. Va in giro per il mondo, vive in posti bellissimi, eppure non ha una casa. Ma, soprattutto, mi meraviglio ogni volta che Luke sia sempre innamorato pazzo di lei, anno dopo anno, libro dopo libro. Ogni libro è compiuto in sé - certo seguire la storia dall'inizio è più coinvolgente - tranne questo: la storia s'interrompe sul più bello e la cosa mi dà parecchio fastidio.
In due mesi hai letto più di quello che leggo io in un anno...poi mi chiedo perché il mio neurone vaga solitario?? Che bello però,mi hai ricordato quando avevo 15 anni e non riuscivo a chiudere il libro e lasciarlo sul comodino e mia mamma dalla sua camera mi diceva dormi che é tardiiii!
RispondiEliminaQuesto post è deleterio mia cara! Altri libri da aggiungere all'interminabile lista dei libri da leggere... che tentazioni mi proponi. :D
RispondiElimina