Caro Diario,
l'inverno è arrivato.
Dal punta di vista geografico, meteorologico e medico. Sì, anche medico: sono a casa con l'influenza.
A casa, in realtà, ci sono sempre: ti ricordi? se piove, se ghiaccia, se nevica, se, se, se - non guido. Rimango quassù, appollaiata a metà collina, orizzonte zero, vivacità nulla. Se non ci fosse internet mi sentirei un eremita. Se ci fosse un buon servzio di trasporti pubblici mi sentirei meno isolata dal mondo.
Discorso vecchio di due anni, ormai. Vecchio, ma sempre attuale.
Dicevo: sono a casa con l'influenza. Io, che non esco mai (e se esco per sbaglio indosso lo scafandro), ho preso l'influenza. Leggera, pochi giorni e poche linee di febbre, ma tanta sinusite, tanta pressione bassa, tanti chili persi (euuiua).
Non prendo mai l'influenza, al massimo un raffreddore un po' testardo. Guarda caso, proprio quest'anno, che dopo secoli decido di regalarmi delle golose vacanze invernali, me la becco. Proprio quando smette di piovere, il cielo è di un blu chiaro cristallino, il sole alto per quanto gli riesce, Pagnottella è piena di benzina e io scalpito per uscire. Grrr.
Ancora una volta il corpo mi lancia chiari segnali di "stop" e io mi arrendo docilmente: prometto di prendermi cura di me, di riposare, di lasciare i pensieri in libertà, di sospendere ogni attività lavorativa e di godermi le vacanze.
Ci vediamo tra un paio di settimane o giù di lì, mio caro Diario: buon riposo anche a te.
Ancora una volta il corpo mi lancia chiari segnali di "stop" e io mi arrendo docilmente: prometto di prendermi cura di me, di riposare, di lasciare i pensieri in libertà, di sospendere ogni attività lavorativa e di godermi le vacanze.
Ci vediamo tra un paio di settimane o giù di lì, mio caro Diario: buon riposo anche a te.
Buon riposo, magari tra abbracci coccolosi e fusa amorose! Buon Natale! :*
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