lunedì 11 agosto 2014

# 37: offline, onlife

Caro Diario,
 due sabati fa è sera e si scatena una tempesta sopra di noi.
 Tuoni, fulmini e saette. Tutto in piena regola, con antenne arrostite, scintille sfrigolanti, bagliori improvvisi (e spaventosi), muri che cadono a pezzi.
 Due domeniche fa è mattina e il modem non s'accende: fulminato. Pazienza, penso, domani chiamo per risolvere il problema, oggi mi godo il sole.
 Due lunedì fa è ancora mattina e chiamo per far sostituire il modem. Entro due giorni, dicono, avrò di nuovo la mia connessione internet. Ma di giorni ne passan cinque.
 Quante cose si possono fare in una vita offline?
Non lavoro - i documenti al sicuro in una nuvola virtuale mi fanno "Ciao, ciao" con la manina e ogni ricerca è bloccata.
Col freschino che c'è riprendo in mano una delle mille coperte mai finite. È da un po' che mi frulla in testa un'idea, magari vien bene.
Vado al mercato e non resisto a qualche piccolo acquisto. Amo i mercati, anche quando fa caldo e i raggi del sole arrostiscono le tende dei banchi.
Sono fuori dai social media. Non chiacchiero, né condivido virtualmente: ora lo faccio realmente, viso a viso, ascoltando i toni della voce e osservando le espressioni di chi mi sta di fronte. 
Raggiungo il marito a pranzo, come fossimo ancora fidanzatini e ogni scusa è ottima per incontrarci a sorpresa. Mangiare in due è più gustoso.
Faccio la spesa alle due del pomeriggio. Il supermercato è tutto mio, dimentico metà delle cose da prendere e chiacchiero con il cassiere simpatico.
Pulisco casa in vista della festa del fine settimana. Ora che ho tempo libero, mi sembra una cosa meno noiosa del solito.
Stendo i panni canticchiando: il sole è alto e tra poco prendo la macchina e fo un giretto. Così mi alleno e allontano la paura.
Mi taglio i capelli. Corti. Cortissimi. Non so dove ho preso il coraggio, ma lo faccio. Dopo il primo colpo di forbici non posso più tornare indietro.
E via così.
 Venerdì scorso è pomeriggio e arriva il tecnico col nuovo modem. Tutto a posto, la linea brilla vigorosa più che mai. Ma, dopo un primo assaggio virtuale, spengo tutto, infilo i vestiti della festa e raggiungo le amiche del Club Rosa Delle Prime Donne. Mica male la vita offline.


(-20; determinazione: buona; umore: buono; sorriso del giorno: offline è bello!)

2 commenti:

  1. ^_^ non possiamo farne a meno,meno male ci sono pause e disintossicazioni forzate ogni tanto!

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  2. Vero, verissimo! Son già rientrata nel vortice. Ohibò!

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