Caro Diario,
tic-tac, tic-tac...
Il tempo passa, rimangono pochi giorni per mantanere il mio impegno di riorganizzare e abbellire lo studio. Posso farcela.
Oggi sono alle prese con gli ultimi scatoloni: ne libero uno e subito lo trasformo in cestino getta carte (quante!), ne libero un altro e lo riutilizzo come contenitore per la carta da riciclare (lo sai che ho un debole per la cartapesta? prima o poi...), un altro ancora e lo lascio vuoto solo per il piacere di saperlo vuoto.
Intanto riempio le scatole: di pieghevoli e cartine turistiche, di informazioni, iniziative, piante di siti e musei d'archeologia.
Sono abbastanza soddisfatta, anche se non so come di carta ce n'è sempre troppa. A volte mi sembra di organizzare solo grandi flussi migratori da un continente all'altro, da uno scaffale all'altro, da uno scatolone a un raccoglietore.
Il risultato a fine giornata è spaventoso: scatole ovunque, scatoloni tra i piedi, fogli di carta riciclabili come tappeto, lacrime sparse e mani dai polpastrelli neri che più neri non si può.
Doccia, pizza, nanna e domani è un altro giorno. Di lavoro, yes.
(-4; determinazione: adamantina; umore: scorbutico; conquista del giorno: fuori altri tre scatoloni)
non sai quanto ti capisca...
RispondiEliminaUn lavoro immane. Quando pensi d'aver chiuso una sezione, ti rispunta fuori!
EliminaDai vieni anche nel mio studio con tutta la tua determinazione!
RispondiEliminaForse farlo per gli altri è più facile... Ci sto!
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