sono monotematica, lo so.
Ma son così contenta di veder rinascere lo studio, che non riesco a distogliere gli occhi. E la mente.
Spesso mi capita di comprare un oggetto spinta da un impulso irrefrenabile. Spesso mi capita di tornare a casa col bottino e passar giorni a guardarlo nella speranza che mi suggerisca cosa farne.
Come per gli stickers: ne abbiamo in casa ben sei. Uno solo - l'ultimo acquistato - lo posizioniamo immediatamente al suo posto. Tutti gli altri vagolano per casa in cerca di una dimora. Come i quattro grattacieli di New York, alti, svettanti, frecce di libertà puntate verso il cielo. Li prendo perché prima o poi a New York ci andrò, perché sono una finestra su un mondo libero. Ma... be', non so dove metterli.
Perciò, appena in casa, per non darla vinta al marito ("Perché li prendi, che poi girano in giro per settimane/mesi?") li attacco alla bell'e meglio sul fondo dell'Expedit, troppo presto nascosti da libri, appunti, quaderni, riviste e altre cianfrusaglie, così bene da dimenticarmi della loro esistenza.
Li ritrovo con stupore nel momento in cui ripuliamo la libreria. E ora, che di lì se ne devono andare, dove li metto? Argh.
E poi un giorno un'amica condivide un'idea strepitosa: realizzare il tappetino del mouse con i washi tapes. Mumble mumble. Perché no?
Mi fai venir voglia!
RispondiEliminaDi New York? Prima o poi s'ha da andare!
EliminaBello! Bellissima idea... e adesso la mia scrivania è troppo bianca!
RispondiEliminaOttima scusa per comprare stickers in quantità ;-)
Eliminaio faccio lo stesso con foto e quadretti misti... ne ho cassetti pieni, li guardo, rimiro e non appendo mai! sgrunt!
RispondiEliminaAh, le foto! Ho una collezione di foto e poster (un tantino esagerato) d'archeologia che vorrei tanto appendere e valorizzare. Ma dove??
EliminaUuuhhh me lo ero perso questo post !!!!!!
RispondiEliminaBellissimo il tuo nuovo tappetino per il mouse ;o)
Bacioni
Annalisa
^_^ Pensa che il marito non ha nemmeno fiatato - ergo, gli piace!
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