sono stufa della delusione.
Non della mia delusione (non è un sentimento tra i più gettonati da queste parti), sono stufa della delusione altrui.
La delusione presume un'aspettativa e io mi aspetto poche cose, piuttosto le vivo. Di sicuro non mi aspetto alcunché dalle persone che incontro, preferisco conoscerle e scoprire se può esserci uno scambio reciproco.
Ecco, sì, sono delusa dal maltempo, quando aspetto da sei giorni la gita in moto della domenica e poi piove. Ma non sono delusa da avvenimenti che posso in una qualche maniera controllare: se non vanno come desidero, c'è sempre un motivo - mio.
Una volta mi dicono d'esser delusi di me - me lo dice una tipa che non perde un secondo del suo tempo ad ascoltarmi davvero. Un'altra volta mi chiedono se sono delusa di loro - risponderei che sono ben altro che delusa, ma ripiego sulla risposta più facile (da accettare) e dico sì. Queste le mie esperienze dirette.
Sono stufa della delusione altrui. Sono stufa delle persone deluse dal comportamento di altre persone; come dire: "Mi aspetto che tu sia un certo tipo di persona; se non lo sei, mi deludi".
Lo trovo così presuntuoso, appioppare agli altri le nostre aspettative, senza nemmeno voler perdere tempo a conoscerli, gli altri. Si presume, si spera, ci si aspetta... nel centro di un piccolo regno, come la Regina di Cuori al di là dello specchio.
Che bene che l'hai detto! Condivido in pieno ��
RispondiEliminaI tuoi pensieri, invece, non deludono mai ��
Ma grazie, Antonella! Era da un po' che questo pensiero mi frullava in testa.
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