Caro Diario,
il compleanno è arrivato e se n’è andato senza nemmeno farci gli auguri. Tu compivi sei anni, io qualche decade in più.
Il fatto è che in questi anni passati insieme siamo cambiati. Io non sono più una ex q.q., tu non sei più lo sfogo della mia ironia disperata; io mi sono riorganizzata la vita e ho curato me stessa, gli affetti, gli interessi e la casa, tu ti sei fatto più serio e silenzioso. Siamo cresciuti.
Ho pensato di chiudere le tue pagine e riporti nel cassetto, forse staresti più comodo e io non sentirei quel sottile senso di colpa ogni volta che t’incontro tra le cose della mia vita.
Ho pensato di scrivere solo di casa e d’uncinetto, ma non sarei a mio agio; e nemmeno tu, lo so.
Ero pronta a lasciarti andare…
Stamane, avvolta dal profumo inebriante di prosciutti cotti e crudi, ho capito di aver ancora bisogno di te.
Di voler condividere con te le scoperte della lentezza, le gioie del presente, la curiosità bambina che ogni tanto torna a trovarmi. Le cose piccole e inutili, di cui mi piace scrivere.
Quindi niente auguri postumi per noi, ma complimenti sinceri per essere ancora qui, insieme.
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