Caro Diario,
un po' mi vergogno.
Forse non sembra, forse quel che fo e come lo fo fa credere che io sia spavalda, in realtà sono una persona timida. Riservata no (solo con le persone giuste) ma timida sì.
E questa poesia così intima e sbocciata in un momento di intensità, be', questa poesia non vorrei pubblicarla. Mi vergogno un po'.
Le mie parole potrebbero sembrare pretenziose, i sentimenti travisati. In realtà esprime solo la felicità di scoprire il nucleo più vivo di me stessa e di riconoscermi in lui.
Se non fosse per Monila, amica e compagna di bellissime avventure, non avrei mai avuto l'audacia di pubblicarla.Nessun video e nessuna musica questa volta: desidero conservare il ricordo di quel giorno di venticinque anni fa. Quando ero ancora giovane e inseguivo dei sogni, che mi avrebbero portata a essere chi sono oggi. Se potessi torrnare indietro, cosa sussurrerei a quella liceale arruffata?
Vieni con me a leggere com'è nato il disegno di Monila per questa poesia.
Passerà un po' di tempo fino al prossimo incontro: abbiamo deciso di sospendere la rubrica Leonardo e di riprenderla col nuovo anno, perché ora siamo impegnate in un progetto più grande e altrettanto coivolgente! Ma torneremo più grintose che mai.
(-26; determinazione: in ripresa; umore: ribelle; sorriso del giorno: svelare un piccolo segreto)
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