ti racconto una storia.
È la storia di un povero cortile poco curato, bistrattato e pure un po' dimenticato. Agli inizi è in stato d'abbandono, ricoperto di asfalto e erbacce in parti uguali. Nell'angolo una scala di pietra lo unisce al ballatoio, ora non c'è più. Per anni è innaffiato di cemento e cosparso di terra e ghiaia - trasferiti poi all'interno di casa a fare bella mostra di sé sul parquet (nuovo). Ma le cose cambiano, per fortuna.
Il Lavoro Dell'Estate 2015 è ridare lustro al cortile. Perché il cortile è la prima cosa che si vede di casa nostra, ancor prima di raggiungere la porta d'ingresso e bussare: un brutto cortile è un brutto benvenuto. Non solo per gli ospiti, comprensivi oltre ogni misura, ma soprattutto per noi: vogliamo che il cortile ci accolga col suo sorriso più smagliante, per sorridere a nostra volta con calore.
Perciò diamoci dentro!
Sappiamo già come lo vogliamo:
nuova pavimentazionenuova aiuola per fiori e piante- dipingere la facciata di casa
- ridipingere il casotto dei bidoni, i portoni del garage, le ringhiere, le persiane
- chiudere con un graticcio il fienile
- rivestire il cancello
Iniziamo a concentrarci sulla pavimentazione: lavoro lungo, da farsi durante le vacanze del marito (povero marito, che sogna vacanze vere fatte di dolce far niente). Abbiamo deciso di reimpiegare le lastre di pietra ricavate dalla ristrutturazione: le vogliamo posare con una fuga larga, per permettere all'erba di crescere e dare un tocco di colore all'intero cortile. Per posizionare le lastre al livello giusto rispetto alle pendenze per lo scolo dell'acqua e alla quota dei marciapiedi, dobbiamo abbassare il terreno. Quindi si scava!
Togli le pietre
Sotto allo strato di terra mista a ghiaia e residui di cemento si nasconde un letto di ciottoli di fiume, la vecchia pavimentazione. Quindi, per scendere al livello giusto, dobbiamo toglierli. Numerose carriole più tardi, sono in giardino: un gran mucchio di ciottoli pronti per essere trasformati in future bordure.
Fatto questo, possiamo realizzare l'aiuola lunga e stretta che delimita il lato ovest del cortile. Riutilizziamo i vecchi cordoli in cemento della vecchia aiuola, molto più lunga e larga della nostra, e riempiamo i buchi tra le pietre del muro di confine.
Metti le pietre
Quando raggiungiamo il livello giusto, possiamo scegliere le lastre di pietra migliori. Lavoro lungo, faticoso e pesante - soprattutto sotto il sole cocente di giugno!
Scelte le pietre, le posizioniamo in file per trovare gli accostamenti giusti.
Quindi le spostiamo sui marciapiedi (dopo averle fotografate e numerate), fissiamo la guaina al marciapiede, aggiungiamo un tubo tra griglia e pozzetto e iniziamo a stendere uno strato di cemento, su cui posiamo definitivamente le lastre di pietra: prima lungo i bordi, dove è più facile controllare la quota con l'aiuto di una staggia, poi verso il centro, procedendo dal cancello al garage. In alcuni casi (troppi) abbiamo dovuto scavare ulteriormente il terreno, perché le pietre erano più spesse di altre. Un altro lavoro lungo, faticoso e di precisione.
Riempi le fughe
Riutilizziamo la terra nera, recuperata dai lavori di sistemazione del giardino e conservata per otto anni in due barili, e la stendiamo tra le fughe. Seminiamo l'erba, del tipo resistente perché il cortile sarà il regno del Baldo e di Pagnottella (la macchina). Bagniamo e aspettiamo che cresca: quando finalmente spuntano i primi fili è una festa!
L'erba ben bagnata cresce in fretta nonostante l'arsura di luglio, e dopo due settimane e mezzo dobbiamo già tagliarla: felicità!
Riempi l'aiuola
È tempo di andare al vivaio per scegliere le piante per l'aiuola. Vogliamo delle rose rampicanti, che riempiano il muro divisorio in pietra di foglie verdi e di boccioli profumati. Chiediamo consiglio a Cristina di Un giardino di libri e andiamo in cerca di rose Lady Waterlow: purtroppo il vivaio a cui ci rivolgiamo non le ha, ma scegliamo altri due tipi, le Cesar e le Flower Rain. Non vediamo l'ora di vederle fiorite!Per aggiungere altro colore, abbiamo acquistato anche delle petunie viola, delle begonie rosa e delle zinnie bianche per abbellire i davanzali delle finestre.
Questa è la storia del nostro cortile: i lavori non sono ancora completati, ma il risultato fin qui ci piace moltissimo e rientrare a casa è diventata una gioia.
P.S: Quando scrivo "noi" intendo "io dirigo e il marito esegue". Molto più breve usare "noi".
P.P.S. Al Baldo tutto questo non piace: non può più scavare buche rinfrescanti nel cortile, non può più nascondere i tozzi di pane nella terra della vecchia aiuola scancagnata, non può fare pipì sulle rose... Insomma, un disastro.
(- 12; determinazione: sopravvive; umore: resiste; sorriso del giorno: il cortile quasi nuovo!)
Ohhhh che bella l'erba tra le pietre!!! Non vediamo l'ora di mirar le rose 😀
RispondiEliminaManu, anche noi! Dobbiamo ancora tirare i fili su cui far arrampicare i rami, intanto incrociamo le dita!
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RispondiEliminaAhahah povero Baldo e povero marito! Comunque ottimo lavoro, mi è scappato un sorriso quando ho letto della terra conservata per 8 anni in due barili, ho pensato "SONO COME NOI!"
RispondiEliminaTerra, ciottoli, lastre litiche e pietre varie son tutti di recupero, pazientemente conservati in attesa di essere reimpiegati! Indovina come abbiamo riciclato i barili? :-D
EliminaComplimenti per il lavorone!!! E ottimi acquisti verdi! Peccato per la Waterloo, ma se venite a Masino l'anno prossimo la trovate... :-D
RispondiEliminaComplimenti per il lavorone!!! E ottimi acquisti verdi! Peccato per la Waterloo, ma se venite a Masino l'anno prossimo la trovate... :-D
RispondiEliminaOra le voglio! Magari possono andar bene per il pilastro tra i due portoni del garage...
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