Caro Diario,
lascia stare.
Lo sai che le ciambelle difficilmente mi riescono col buco. Ho sempre uno strano rapporto con gli esperimenti: di solito non mi vengono, ma non demordo. Mai.
Arrivo subito al dunque e ti racconto il mio
Lunedì mi sveglio tardi.
Martedì mi sveglio presto, ma devo prendere il treno.
Mercoledì ci provo ma la questione è spaventosa.
Giovedì non ce la posso fare.
Venerdì ce la devo fare.
Questo è il resoconto del mio esperimento. Trascino per tutta la settimana (sabato e domenica esclusi) un unico IMPE-IMPE (impegno imperativo): pulire la cucina. Ci provo, mi accorgo che l'impresa è assurdamente esagerata, mi rendo conto che travalica ogni mia possibilità, desidero fortemente essere baciata dalla fortuna e avere chi può farlo al posto mio (purtroppo il marito sa di questo esperimento e non mi verrà in soccorso. Forse se piango birra. No, meglio vino rosso, che sembra sangue).
È che questa settimana trabocca.
Lunedì pranzo con un'amica di Milano.
Lunedì pranzo con un'amica di Milano.
Martedì ho un IMPE-IMPO (impegno importante) a Milano.
Mercoledì pranzo con un'amica di Roma.
Giovedì ho un IMPE (impengno e basta) a Borgomanero.
Venerdì fo merenda con un'amica a Verbania.
Come dire? Sono presa.
Perciò puoi ben immaginare cosa mi ripropongo nel
- procedere e terminare l'esperimento
- lasciar perdere gli esperimenti (almeno per un mese)
- finire tutto ciò che ho iniziato
Lunedì è libero - ma sarò stanca (inizia la settimana)
Martedì è occupato
Mercoledì è occupato
Giovedì è occupato
Venerdì è libero - ma sarò stanca (finisce la settimana)
Ma io non demordo. Mai. Ehm.
(-28; determinazione: a spasso; umore: sereno; sorriso del giorno: sì, va be', prima o poi...)
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