Caro Diario,
ti presento il mio nuovo quaderno.
Ho una vera passione per i quaderni. Preferisco quelli a quadretti di 5 mm, meglio se a righe da 8 mm: passa bene l'aria tra una parola e l'altra.
Difficilmente resisto. Perciò, quando vado al Salone Internazionale del Libro di Torino, ci vado con l'intenzione di acquistare un libro e un quaderno. Ma che sia un quaderno speciale.
E così è: si chiama Ogami ed è il primo quaderno fatto di pietra. Sì, di pietra! La carta non contiene cellulosa, bensì carbonato di calcio (calcare recuperato dalle cave e dall'industria edilizia) e resine non tossiche. Il materiale, Repap, è resistente, idroreppellente, non taglia le dita (euuiua) ed è... morbido - la penna ci affonda che è un piacere e posso leggere le parole con i polpastrelli.
Insomma, è il mo quaderno.
Insomma, è il mo quaderno.
Perché quando le idee s'ingarbugliano e non riesco a districarle, l'unico modo per ammorbidirle è farmi una doccia bollente: ora potrò scrivere anche sotto l'acqua. E quel che scrivo rimarrà in eterno, uhhh!
Sembra fatto apposta per il mio nuovo progetto.
Quale, mio caro Diario? Segreto segretissssssimo!
Amo i quaderni (pagine bianche o, se proprio deve avercele, righe larghe) E non posso che invidiarti il quaderno di pietra. Curiosa per il nuovo progetto :D !!!
RispondiEliminaCon le pagine bianche ho un po' più difficoltà: salgo e scendo con le parole come se stessi facendo una passeggiata con la biro! Anche con quadretti e righe son disciplinata, raramente mi appoggio sul rigo, e spesso ondeggio tra quello inferiore e quello superiore 😄
Eliminama che bello! spero vorrai condividere anche qualche pagina scritta!
RispondiEliminaClaudia, condividerò ogni pagina :-)
EliminaEcco, oggi ho scoperto una cosa nuova... la giornata inizia bene! In bocca al lupo per il progetto segreto segretissimo :-)
RispondiEliminaGrazie, Manu! Crepi ;-)
EliminaMoni, mi hai vista all'opera in quello stand del Salone torinese: sembravo una bimba in un negozio di caramelle, vero?! :-D
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