Caro Diario,
la lavanderia c'è.
Dammi un pizzicotto. Sì, son desta: la lavanderia c'è ed è organizzata.
La pigrizia mi impedisce di darti la notizia per tempo, ma poco importa: essa c'è. Oh, là.
Dopo il racconto dei lavori in corso, finalmente ti mostro come ho sfruttato i suoi spazi.
La lavanderia, naturalmente, non è una semplice lavanderia: piuttosto una craft-lavanderia. Infatti, è come divisa in due parti: la parete di destra e la parete sul fondo sono dedicate al lavaggio e all'asciugatura dei panni; la parete di sinistra con tutti i mobili è dedicata allo "stoccaggio" del fo-da-me e all'archivio del materiale da riciclo. Prima c'era anche un angolo ripostiglio: per fortuna ora è emigrato in un vero ripostiglio.
La pigrizia mi impedisce di darti la notizia per tempo, ma poco importa: essa c'è. Oh, là.
La lavanderia, naturalmente, non è una semplice lavanderia: piuttosto una craft-lavanderia. Infatti, è come divisa in due parti: la parete di destra e la parete sul fondo sono dedicate al lavaggio e all'asciugatura dei panni; la parete di sinistra con tutti i mobili è dedicata allo "stoccaggio" del fo-da-me e all'archivio del materiale da riciclo. Prima c'era anche un angolo ripostiglio: per fortuna ora è emigrato in un vero ripostiglio.
Anche in questo caso, voglio iniziare dall'inizio. Quindi ti racconto quali e quanti cambiamenti subisce nel tempo.
Prima:
Prima:
- La colonna (E nella planimetria) è un ripostiglio per scope, secchio e strofinacci.
- I pensili centrali ospitano una parte del necessario per il fo-da-me (filati, ferri da maglia, uncinetti, stoffe, fili, bottoni, scatola del cucito, imbottiture, qualche materiale di riciclo).
L'altra parte del necessario per il fo-da-me (macchina da cucire, altro materiale di riciclo, materiale per laboratori di archeologia, altro - troppo altro) è sparsa in vari punti di casa.
Il pensile in fondo, più difficile da raggiungere, ospita panni da rammendare e da stirare. Completamente abbandonati al loro destino.
Tutti i pensili sono privi di pomoli o maniglie. - Il mobile basso accanto alla colonna ospita i detersivi per i panni. È chiuso da una tendina triste e depressa.
- L'angolo sotto il lavello è un campo di battaglia tra i due cesti dei panni sporchi, due scatoloni e un borsone. Nei giorni buoni è in parte chiuso dalla stessa tendina triste e depressa.
Adesso:
Ora ogni cosa ha un suo posto ben preciso: sfrutto non solo i mobili, ma anche:
Manca ancora qualche dettaglio: altri contenitori estraibili per lo stoccaggio e l'archivio, dei contenitori in plastica neutri per i detersivi in uso, un paio di ganci per le scalette. Ma nel complesso sono soddisfatta. - La colonna è l'archivio dei filati: su quattro mensole le lane sono divise per colore dentro contenitori etichettati, che si sfilano come cassetti; i cotoni sono divisi per uso (uncinetto e chiacchierino) in altri due contenitori estraibili ed etichettati.
- Nella parte più bassa (a portata di mano) i pensili centrali ospitano tutto il necessario per il fo-da-me, anche quello recuperato in giro per la casa, e il pensile in fondo ospita le scorte dei detersivi per i panni (quelli in uso sono sulla mensola sotto al pensile). Nella parte più alta dei pensili c'è l'archivio dei materiali da riciclo, i contenitori dei puzzles e le mie care Scatole dei Ricordi.
Tutti i pensili sono dotati di pomoli. - Il mobile basso accanto alla colonna ospita le stoffe divise per colore in contenitori estraibili ed etichettati, la macchina da cucire e le scatole del cucito (una con gli strumenti, che aggancerò nel futuro angolo fo-da-me nella stanza jolly; una per il rammendo; l'altra per toppe, spille da balia, bottoni particolari, velcro, cerniere...). È chiuso da due ante dotate di pomoli.
- L'angolo sotto il lavello è ingentilito da tre ceste di plastica con maniglioni (bucato grosso, bucato delicato, bucato medio); sopra alle ceste, su una mensola sono appoggiati tre cesti più piccoli (sporco quotidiano, da rammendare, da stirare). È aperto: la tenda è finita in lavatrice, e poi tra le stoffe da riciclare.
Ora ogni cosa ha un suo posto ben preciso: sfrutto non solo i mobili, ma anche:
- sulla parete di destra tra la porta e il termosifone, un gancio per appendere due stendini e una piccola asse da stiro (invece del gancio profondo e robusto per la grande e pesante asse da stiro, ora nel ripostiglio);
- sulla parete di fondo e in parte su quella di destra sopra alla lavatrice e al calorifero, uno stendino da soffitto per asciugare i panni durante la brutta stagione;
- sulla parete di sinistra sotto ai pensili, uno scaffalino, una mensola, una futura barra (gemella di quella sulla parete di fondo).
Chissà? Magari mi verrà voglia di passarci più tempo.
anche la mia lavanderia è stata fino a poco tempo fa un refugium peccatorum, anche se i mobiletti, provenienti dal terrazzo della casa precedente, hanno avuto subito la loro collocazione definitiva (obbligata, direi,,,). Adesso ho tolto un po' di ciarpame, ma ho programmato di renderla come voglio io entro agosto. Vedere il tuo lavoro finito mi stimola a cercare di rispettare il limite di tempo che mi sono data :)
RispondiEliminaClaudia, se la tua lavanderia assomiglia anche minimamente a com'era prima la mia, comprendo fin troooppo bene la dilatazione temporale. Qui ho dovuto: (A) decidere cosa mettere e come dividerlo; (B) raccogliere in giro per casa ogni piccolo oggetto "da portare in lavanderia"; (C) obbligarmi a mettere via di volta in volta anche una singola perlina o un singolo bottone... È stata dura e sono sicura che "la caccia" non sia ancora finita, ma ora mi sento leggera! Quindi, aspetto la tua lavanderia per agosto!
EliminaGià che sogno una lavanderia, beh la vorrei proprio cosí :-) Bellissima!
RispondiEliminaGrazie, Manu ^_^ Manca solo una cosa, anzi due: una lavasciuga nuova e fiammante (chissà se la fanno fucsia?) e il mio piccolo ferro da stiro da viaggio, sequestrato dal marito.
EliminaSemplicemente strepitosa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaGrazie, Serena! Aspetto di vedere la tua, SO che sarà super!
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