Caro Diario,
ho una confessione da farti.
Mi sono disamorata di casa mia. Alcuni giorni, addirittura, penso di odiarla.
Cosa mi sta succedendo? Non so, ma qualcosa di sicuro accade due anni fa, inizia per i e finisce per ncidente.
Lo sai, per lei è stato amore a prima vista: appena la vedo, la voglio. Non m'importa dei grandi lavori di ristrutturazione, non m'importa della lontananza dal lago e dai treni per Milano, non m'importa che non sia un appartamento in città.
Mi innamoro di lei, delle sue volte in mattoni rossi, della luce arancione dei tramonti invernali, del balcone sul giardino, del giardino rigoglioso, delle sue entusiasmanti potenzialità.
Un anno di lavori per entrarci, altri cinque anni per poter chiudere il progetto. Poi l'incidente e un nuovo lavoro: invece di rincasare la sera e sentirmi in vacanza, vi rimango rinchiusa da mane a sera (giorno dopo giorno, mesi dopo mesi): mi sento prigioniera tra i suoi difficili muri di pietra, isolata nel centro di un paese di collina a diversi tornanti dal mio amato lago, dalla libertà dei treni, dalla vivacità del turismo.
E inizio a odiarla. La trascuro, fatico a portare avanti quei pochi lavori necessari perché non si spenga. Ma ormai ha lo sguardo triste, abbandonato e senza speranza.
Mi spiace, ma io continuo a sognare l'appartamento in città, continuo a "tradirla" e non mi do pace coi sensi di colpa.
Eppure.
Oggi sboccia nella mia mente un nuovo pensiero: nulla deve essere per forza definitivo nella vita, alcune cose restano e altre cambiano. Probabilmente questa casa sarà solo di passaggio: il nostro incontro serve a lei per tornare a vivere e a noi come rifugio sicuro. Prima d'iniziare nuove avventure.
Di seguito fiorisce una nuova emozione: la gratitudine per averci accolto in questa fase della nostra vita.
Prometto, quindi, di volerle bene, prendermene cura e rispettarla; di riempirla di bellezza e colori; di consegnarla, quando arriverà il momento, a una famiglia che saprà amarla per sempre.
(-3; determinazione: stabile; umore: positivo; sorriso del giorno: gratitudine)
:-*
RispondiElimina:) bellissime parole.
RispondiEliminaE poi, da come l'hai descritta, casa tua deve essere incantevole.
Tu e la tua casa... come tutti i grandi amori, che non sai mai quanto dureranno ma l'importante è averli vissuti e guardare avanti. Go Ale verso nuovi progetti e nuovi lidi!
RispondiEliminaps. Norma confermo, la casa di Ale è incantevole!
Possiamo prendere il meglio da ogni cosa. Ma questo cosa vuol dire... stai per cambiare casa? :)
RispondiEliminaPotevo intitolare questo post "Storia di un amore travagliato vissuto a senso unico". È facile riversare la propria rabbia e impotenza su qualcosa (o qualcuno) a cui si vuol bene. L'importante è accorgersene per tempo e ritornare in sé ;-)
RispondiEliminaNon sto per cambiare casa, rimarremo chissà ancora per quanto in questa casa incantevole e difficile.
Hai fatto un post bellissimo! Mi sono ritrovata moltissimo in quello che hai scritto! Per amore, dal centro di Roma dove sono nata e cresciuta, 8 anni fa, sono andata a stare in un bellissimo casale sull'Appia Antica fuori dal mondo, per tutti un posto favoloso. Ho messo l'anima e il cuore nel ristrurtturalo e arredarlo ma delle volte la sento solo una trappola soprattutto quando devo pulirlo, riordinarlo e gestirlo. E' amore e odio insieme. Con questo post hai saputo descrivere perfettamente quello che sento anche io....GRAAAZIE! Mi sento meno in colpa! :) un abbraccio grande! Antonella
RispondiEliminaAntonella, grazie a te: così so di non essere l'unica a provare emozioni opposte e intense. Teniamopci aggiornate!
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