Caro Diario,
sono in vacanza!
Quattro giorni piovuti giù all'improvviso, in cui dedicarmi a qualsiasi cosa (anche al nulla più assoluto) che non sia lavoro. Ahhh, beatitudine!
Quindi mi ricordo di un vecchio progettino che mi frulla in testa da giorni, forse mesi: sperimentare il liquore di liquirizia. Assaggiato l'anno scorso, preparato dalle mani sapienti di un'amica e gustato fino all'ultima goccia. Adoro i liquori, adoro la liquirizia: direi che ho trovato il mio elisir di felicità.
E così recupero il pentolino per la cottura a bagnomaria (comprato più di un anno fa, quando già mi vedevo la guru della cioccolata calda fatta a mano), il sacchettino di liquirizia pura (acquistato due settimane fa in un raro lampo di memoria) e la mezza bottiglia di alcool etilico 95° (mio caro amico). Inizio:
- Riempio una pentola d'acqua e aspetto che l'acqua bolla.
- Appoggio sulla pentola il pentolino sospeso, vi verso metà acqua e la liquirizia e lascio sciogliere a bagnomaria, mescolando bene*.
- Sciolta la liquirizia, verso il liquido nero in un pentolino e lascio raffreddare.
- In una padella sciolgo a fuoco lento lo zucchero e l'altra metà dell'acqua, finché non si trasformano in sciroppo. Poi lascio raffreddare.
- Quando sciroppo e liquido nero son ben freddi, li verso in un barattolo di vetro a chiusura ermetica e aggiungo l'alcool. Mescolo vigorosamente e lascio riposare in un posto asciutto e buio**.
- Dopo tre giorni è pronto da bere. Yessa!
* Acc. Non pensavo che la liquirizia fosse così tosta da sciogliere. I minuti previsti dalla ricetta sono decisamente inferiori rispetto ai minuti reali. E quando mi sembra sciolta del tutto, mentre verso nel pentolino per far raffreddare il liquido nero, mi accorgo che qualche pezzo di liquirizia è rimasto sul fondo, resistente a qualsiasi temperatura e tortura. Provo a convincerla con un bagnetto in poca acqua, ma nulla: catrame era e catrame resta.
** Finalmente posso sfruttare la mia super dispensa del sottoscala per conservare al buio e all'asciutto i miei intrugli! Gran soddisfazione.
Sabato, domenica... lunedì sera assaggio e poi, mio caro Diario, ti dico com'è. Prosit.
(-11; determinazione: spontanea, ma a intermittenza; umore: multisfaccettato; conquista del giorno: vacanza!)
Poi son curiosa di sapere come ti è riuscito, anche a me piace moltissimo il liquore alla liquirizia:)
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