Caro Diario,
non è mai tardi per imparare.
Impiego un anno esatto per capire una cosa di me: non sono multitasking.
Non posso dedicarmi a risolvere tutte le emergenze in contemporanea: se voglio arrivare a un dunque, ho bisogno di concentrarmi su una sola per volta. Ho delle priorità, io.
Che bella parola "priorità"! L'associo a sorrisi spontanei e caldi, e al senso di pienezza che solo i problemi risolti sanno regalare.
Scopro che la mia priorità non è curare me stessa (non vado poi così male: ancora non cado a pezzi), né curare gli interessi (sono in attesa di un loro habitat naturale). E non è nemmeno curare gli affetti: noi tre sappiamo il bene che ci vogliamo e questo è già una conquista.
La priorità assoluta è la casa. Perché la casa è il focolare domestico e se la fiamma si spegne non c'è più calore. E' un nido sull'albero e se si spelacchia rovinerà a terra. Lo capisco dopo sei anni.
La priorità assoluta è la casa. Perché la casa è il focolare domestico e se la fiamma si spegne non c'è più calore. E' un nido sull'albero e se si spelacchia rovinerà a terra. Lo capisco dopo sei anni.
Sei anni in cui lui si occupa di ristrutturare la casa e io di organizzarla: se ogni cosa avrà il suo posto, anche noi troveremo il nostro.
(-5; determinazione: mica male; umore: idem; obiettivo: non smettere mai d'imparare; risultato: a buon punto)
Bellissimo finale... perfetto direi! Oddio, vorrei scriverlo sul muro del mio studio, posso?
RispondiEliminaCerto che puoi! Mi fa molto piacere che le illuminazioni improvvise possano illuminare anche altri ^_^
EliminaMI piace la tua analisi... e la conclusione!
RispondiEliminaUn bacione!
A volte mi si rischiara il cervello e riesco a vedere le cose per quelle che sono. A volte... ;-)
EliminaHai proprio ragione Ale, il segreto è affrontare una cosa alla volta.
RispondiEliminaIsa
E tutto si sistemerà :-)
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