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martedì 30 luglio 2013

Trentaquattresima settimana

Caro Diario,
 oggi non ho proprio voglia.
 Oggi proprio di parlarti di Punto Della Situazione e di Nuovo Piano D'Attacco non ho voglia alcuna.
 Però ti racconto una cosa. Capita talmente di rado di avere qualche minuto tutto per noi - sempre indaffarati a cavarcela con le rispettive quotidianità, ci ritroviamo la sera con poche parole e solo voglia di tranquillità -, ma quelle rare volte che accade, diamo vita a qualcosa di interessante.
 Tipo questa promessa solenne, pronunciata in un sussurro, mani nelle mani e occhi negli occhi:

 
 Dice lui: "Perché altrimenti sappiamo esattamente dove andremo a finire." In un vicolo cieco, dritti dritti nell'infinito caos, penso io.
 Non c'è nulla da fare:
la casa è grande, prepotente, scomoda, esigente, autoritaria, dispettosa, problematica, vendicativa, vanitosa. Autoinsufficiente.
Ha bisogno di cure, sennò si sente abbandonata. E reagisce di conseguenza.
 Siamo in balia di una casa tirannica, non ci resta che fare buon viso a cattivo gioco. Amen.
 Dice lui: "Dedichiamole mezz'ora al giorno; moltiplicato per due, è un'ora buona per starle dietro e arginare il caos." Ottimo Piano D'Attacco, penso io.

 P.S. Iniziamo oggi dai piani alti, con la camera da letto ripulita e riordinata. Domani camera jolly (ohibò).

(-158; determinazione: funzionante; umore: lucido; obiettivo: nuovo piano d'attacco; risultato: ottenuto, nonostante tutto; camera da letto: celo!)

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