son lenta, ma prima o poi ci arrivo.
Non mangio frutta da sempre. Mi infastidisce doverla pulire, preferisco un pacchetto di biscotti (già pronti), da vera pigra. E poi mi succede una cosa strana, alcuni frutti - naturalmente quelli che mi piacciono di più - mi fanno gonfiare labbra, lingua e gola, e io non respiro più. Mica piacevole. Così niente frutta.
Ma la mia nuova dieta mi dice di mangiarne almeno due volte al giorno. Medito. E trovo la soluzione: posso mangiarla cotta (non chiedermi perché, ma cotta posso mangiarla senza alcun problema).
Dopo anni di tentennamenti, oggi decido di provare. In programma una bella mela cotta. Ma il marito mi passa davanti smangiucchiando una profumatissima banana e cambio repentinamente idea: mi fo una banana cotta!
- Sbuccio la banana e la taglio a fettine;
- metto le fettine sul fondo di una padella, cospargo di zucchero e lascio cuocere (fuoco medio-alto; 5');
- ogni tanto mescolo e rigiro la banana, finché lo zucchero è ben sciolto e le fettine ben ammorbidite;
- verso in una ciotolina e assaggio.
Caspita, ma quante sfumature di sapore ha una banana? Dolce, dolcissima, fin troppo dolce (quasi).
Impiego almeno quindici anni per fare questo passo e scoprire tale bontà, però l'ho detto: son lenta, ma prima o poi ci arrivo.
(-240; determinazione: mpf; umore: ballerino; obiettivo: mangiar frutta; risultato: ottenuto)
e se alla fine ci aggiungi una spolverata di cannella... i tropici sono da te!
RispondiEliminaChe, in questo periodo di pioggia, vento e forse-sole, non sarebbe male!
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