Caro Diario,
inizio un nuovo programma d'allenamento.
Forse 'allenamento' è una parola un po' grande. Ma la sostanza è questa: niente più step (evviva), meno ginnastica a terra e non più tre giorni su sette. Ora la ginnastica è scivolata di martedì e giovedì, mentre lunedì, mercoledì e venerdì sono i giorni della passeggiata con Baldo.
Un'ora di passeggiata con Baldo funziona meglio di tre ore di macchinari in palestra. Il Baldo è un cane dolcissimo, giocherellone e fiero, ma ha un piccolo problema: a quanto pare non è abituato ad avere a che fare con altri cani. Portarlo a spasso significa prevedere le mosse di ipotetici suoi simili e scoraggiarlo dal saltargli addosso. Seee.
Si parte. Appena vede il guinzaglio, il Baldo va in visibilio. Ben dieci minuti per convincerlo a sedersi e farselo mettere. Numero di volte che controllo se collare e guinzaglio sono ben chiusi: cinque (non si sa mai, oltre alle strade, qui da noi ci sono i boschi, e nei boschi ci sono cervi e cinghiali - miodio). Convinco il marito appena rincasato a unirsi a noi, "Come una vera famiglia", gli dico. In realtà ho il terrore d'esser trascinata faccia a terra dall'adorabile quadrupede.
Scendiamo in piazza, evitiamo i cancelli con cani, svoltiamo verso la strada delle case ristrutturate, rasentiamo il bosco, attraversiamo la zona industriale... Tutto senza intoppi - successo!
Dopo la casa d'angolo col cane tignoso - che il Baldo snobba, troppo impegnato a snasare i messaggi lasciati da una cagnolina -, svoltiamo vicino a un campo. Il mio occhio allenato avvista un movimento fatale. Faccio giusto in tempo a lanciare un urlo, aggrapparmi al marito con le dita della mano libera e il Baldo parte in un salto fenomenale. "Una lepreeee! Porcaccia, sono dueeee!"
Balzo in groppa al Baldo, ora in modalità caccia alla lepre - salta esattamente come loro, forse per confonderle -, e noto con orrore che quelle due non si muovono di un millimetro. Ma non scappano, di solito? Perché queste se ne stan ferme e mi guardano? Cos'hanno da guardare? Forse me, spettacolo spettacolare.
Per fortuna il marito prende in mano la situazione, il guinzaglio e l'istinto da cacciatore canino. Quelle se ne vanno lemme lemme e noi possiamo finalmente calmarci e ritornare a casa.
Lui, il bestio, soddisfatto si riposa. Io, stanchissima e con due occhiaie così profonde che potrei saltarci la corda, medito: due giorni per riprendermi e poi nuovo giro di pista. Aiuto.
(-264; determinazione: svettante; umore: allegro; obiettivo: allenamento; risultato: a balzelloni)
Ed io che già immaginavo un ( ahimè - triste) epilogo... i due leprotti trasformati in cena per la dieta della cacciatrice ed il Baldo che veniva premiato come hunter dell'anno!
RispondiEliminaPerò, 'sto cane... seguire le sue avventure sta diventando sempre più avvincente! A quando foto con zampa-firma?
Per fortuna non abbiamo incrociato un cerbiatto: quelli saltano più vigorosamente ;-)
EliminaMa il Baldo è un bravissimo personal trainer: quando vede che il ritmo sta calando, zac, parte con lo sprint!
RispondiEliminaHa un futuro ;-)
Elimina:o)))
RispondiEliminaun bacio
Annalisa